Maria Piscopo. Il ricordo di una madre instancabile… di tutti i bambini abbandonati

Maria Piscopo, madre di 5 figli biologici e adottati, per lunghi anni figura fondamentale di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, è tornata alla casa del Padre. La affidiamo a Gesù/Bambino Abbandonato per l’eterna gioia

“Ho sempre creduto nel miracolo dell’accoglienza, ma da quando sono diventata mamma adottiva mi sono accorta ancora di più di come i bambini abbandonati cambino e migliorino appena incontrano la loro famiglia adottiva.
Parlava così, Maria Piscopo (da qualcuno conosciuta anche con il cognome del marito, Gallozzi) all’indomani della sua elezione come consigliera del Forum delle Associazioni Familiari Campania. Una frase che dice tanto di quella che è stata una vera e propria missione, per Maria, lunga una vita: dare ascolto, e il più possibile risposta, al grido dei bambini abbandonati.

Una vita per i bambini abbandonati

Una missione che, non abbiamo dubbi, continuerà a portare avanti, con ancora maggior forza, ora che è tornata alla Casa del Padre, lasciando nel dolore chi, rimasto qui, non può che piangere la forza, la determinazione, la competenza e la dolcezza insieme di una donna che è stata fondamentale anche per la storia di Ai.Bi.
Maria, infatti, è stata coinvolta nell’Associazione per tantissimi anni, ricoprendo incarichi di responsabilità come membro del Consiglio Direttivo di Ai.Bi. ma, soprattutto, condividendo e facendosi prima testimone di un impegno totalizzante verso i bambini abbandonati.
Cinque volte mamma, di figli biologici e adottati dal Brasile e dalla Cina, ma “tutti uguali”. E guai a chi provava anche solo a suggerire una possibilità diversa da questa: “Fatti in casa o di importazione” – ripeteva, per lei tutti i bambini erano uguali e tutti con lo stesso, supremo diritto, di essere figli.
Come ricorda Antonella Spadafora, della sede Ai.Bi. di Salerno: “Lei è stata una guida importante, molte delle famiglie Ai.Bi. in Campania sono nate grazie a lei”. Una guida capace di esporsi in prima persona, senza far finta di non vedere i problemi e le difficoltà, ma puntando tutto sul racconto del bello dell’adozione: “Perché ogni coppia, nessuna esclusa, era una risorsa importante per un bambino che attendeva da qualche parte del mondo”. E quel bambino non poteva perdere la possibilità di quei genitori tanto attesi.
“Oggi ci lascia Maria Piscopo – conclude Antonella – una figlia, una sorella, una moglie, una mamma, una Donna, il cui esempio resterà in noi sempre vivo, e sul cui esempio continueremo a lottare, finché anche l’ultimo dei bambini possa tornare a essere figlio”.
Al marito Enrico Gallozzi, e ai figli Giuseppe, Gabriella, Daniel, Martina e Serena, va l’abbraccio di tutta Ai.Bi. e la certezza che quanto fatto, vissuto e testimoniato da Maria lungo tutta la vita sarà un lascito indelebile per il futuro di tutti i bambini abbandonati del mondo.

“Maria per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla – sottolinea Marco Griffini, Presidente e Fondatore di Ai.Bi. – è stata ed è un esempio concreto e vitale della forza formidabile, della bellezza e dell’obbligo morale di ogni adozione: adoperarsi, in prima persona, instancabilmente, perché anche altri bambini abbandonati abbiano accesso alle stesse opportunità dei propri figli.
“Maria, nella sua vita terrena, ha saputo realizzare quel pezzettino del Regno di Dio che è il senso profondo affidato a ogni persona nata su questa terra. A nome di tanti e tanti bambini abbandonati “rinati” nell’amore delle loro famiglie: grazie Maria!”

Pregheremo insieme con la nostra cara Maria, martedi 9 gennaio alle ore 11.30, presso la Parrocchia S. Agostino di Salerno.