Figli in attesa: 35 bambini sperano che nel 2025 arrivi la loro famiglia

La cicogna di Ai.Bi. ha cominciato il 2025 volando già diverse volte per ridare a bambine e bambini il diritto di essere figli con l’Adozione Internazionale. Ma altri bambini aspettano, ognuno con la sua storia e la sua speranza

Che anno sarà, il 2025, per i figli e le figlie in attesa, quelle di cui Ai.Bi. pubblica gli appelli nell’apposita sezione del sito per trovare una famiglia? Ci auguriamo sia un buon anno per tutti quei minori segnalati dalle autorità del loro Paese d’origine, che oltre all’abbandono portano con sé il fardello di essere grandicelli o con qualche bisogno socio-sanitario particolare, per cui non possono essere proposti nei percorsi classici di abbinamento. Ci rivolgiamo ancora una volta a genitori un po’ speciali, proprio come questi minori.
A oggi sono 34 le segnalazioni nella sezione Figli in attesa, cui si aggiungono 3 già in fase di abbinamento con altrettante famiglie, due bambine di 12 e 11 anni e un bambino di 8 provenienti dall’America Latina. Nel 2024 sono state realizzate due adozioni, dopo che i minori erano stati segnalati in questa rubrica, e proprio in questi giorni si è conclusa l’adozione di un bambino dell’est europeo, di cui avevamo pubblicato l’appello!

Non “storie da leggere”, ma vite da accogliere

“Alle famiglie ribadisco sempre un concetto: dietro a quegli appelli, che Ai.Bi. pubblica con nomi di fantasia, ci sono sempre delle storie reali da comprendere nella loro interezza – dice Monica Colombo, esperta di adozioni internazionali e referente del progetto Figli in attesa. Andando a fondo di queste storie, con le informazioni a disposizione e anche con l’aiuto dei nostri rappresentanti nei Paesi, spesso veniamo a conoscenza del fatto che questi minori hanno davvero bisogno di una famiglia. Spesso la loro principale difficoltà è legata all’età, al fatto di aver vissuto in istituto molti anni. Eppure sappiamo che vi sono famiglie accoglienti in grado di abbracciare il desiderio di famiglia di molte ragazzine o ragazzini”.
È il caso, per esempio di Ivo, un bambino che vive in un istituto dell’est Europa e che per questioni unicamente burocratiche è stato dichiarato adottabile più tardi di quando sarebbe stato possibile: “La nostra rappresentante nel Paese è andata a conoscerlo – aggiunge Monica – e ci ha confermato non solo il desiderio di famiglia da parte di Ivo ma anche di come un’adozione di un ragazzino come lui, che sta per entrare in adolescenza, sia possibile. Per questo ci ha scritto una lettera che abbiamo pubblicato e che invitiamo le aspiranti coppie adottive a leggere”.
Ricordiamo a tutte le famiglie che periodicamente Monica Colombo conduce webinar gratuiti in orario serale, dedicati proprio a questi bambini e al progetto di Amici dei Bambini “Figli in attesa”. Il prossimo si terrà martedì 18 febbraio alle ore 21. Maggiori informazioni QUI