Mario Balotelli: “L’Italia agli italiani? Sarebbe anche giusto se l’Africa fosse degli africani”

Con #Africainfamiglia di Ai.Bi. si sostiene la cooperazione internazionale. Tutti possono farlo

Una riflessione critica sulle cause dell’immigrazione dall’Africa. A postarla sui social non è stato un politico, ma uno sportivo. Si tratta di Mario Balotelli, il campione italiano attualmente tra le fila dell’Olympique Marsiglia. Balotelli, nato nel 1990 a Palermo da immigrati ghanesi e successivamente cresciuto in affido in una famiglia bresciana, divenendo testimonial della adozione, specialmente con l’abbraccio alla madre adottiva, visto in tutto il mondo, subito dopo il gol segnato alla Germania durante i campionati europei di calcio del 2012.

Una semplice riflessione per voi, politica di tutto il mondo – ha scritto il calciatore in diverse lingue – Non pensate che non aveste messo prima e tuttora le mani sulle ricchezze delle Africa, non ci sarebbe mai stata nessuna immigrazione dal continente? L’Africa è il continente più potente e ricco del pianeta: perché lo lasciano? Guerre? Malattie? Ignoranza? No! Povertà? E come fa l’Africa a essere povera essendo il continente più ricco del pianeta? Esatto! La risposta la sanno tutti, ma conviene tacere e far finta di niente, vero? Nel mio paese nativo, l’Italia, si sente spesso dire: ‘l’Italia agli italiani’…e sarebbe anche giusto se l’Africa fosse degli africani”.

Un pugno nello stomaco diretto all’opinione pubblica, quello di Balotelli, che evidenzia una delle più grandi contraddizioni del mondo contemporaneo. Quella di un continente, l’Africa, ricchissimo di materie prime e, nel contempo, condannato all’eterna condizione di territorio in via di sviluppo. Di territorio, cioè, povero. Un dramma che si riflette sui più deboli e incolpevoli: i bambini. Se, nel mondo, sono 140 milioni i bimbi orfani, tra questi ben 100 milioni sono bambini africani che hanno perso i genitori a causa di guerre, disastri naturali, siccità, carestia e malattie. Solo i minori orfani da HIV sono più di 22 milioni.

Ma un modo per aiutare gli africani a casa loro, come direbbe qualcuno, un modo per sostenere quell’”Africa agli africani” invocata da Balotelli c’è. Si tratta della cooperazione internazionale. E, per quanto riguarda i più piccoli nello specifico, del Sostegno a Distanza. Come #Africainfamiglia, il progetto di Ai.Bi. – Amici dei Bambini che si preoccupa di garantire un futuro ai bambini di Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, il Ghana, il Kenya e il Marocco.

Progetti cui chiunque può liberamente contribuire, dando un futuro a chi, giovanissimo, sperimenta purtroppo il dramma di una vita che si prospetta come un buio tunnel.