Marocco. 56 mila nascite all’anno di bambini nati fuori dal matrimonio. Il progetto Bin.com di Ai.Bi. per ridare dignità e protezione alle mamme ripudiate

Negli istituti del Marocco ci sono circa 100mila minori. Ogni giorno nascono più di 153 bambini concepiti fuori dal matrimonio, per 56mila nascite all’anno: senza reddito, né casa, ripudiate dalla propria famiglia e dalla comunità, il 36% di queste giovanissime madri abbandona il proprio figlio. Da qui prende vita la campagna di sensibilizzazione “Bin Com” – che in arabo vuol dire “Sono tra di voi!” – presentata da Ai.Bi. insieme al Collettivo associativo per il Diritto del Bambino alla Protezione familiare “CDEPF”, composto da più di 10 associazioni marocchine ed internazionali.

Un’azione fondamentale che sta richiamando l’attenzione di media nazionali e internazionali che dedicano all’argomento articoli ed approfondimenti sul tema. Come l’articolo pubblicato da Huffpost Maroc che intervista Daniela Ciliberti, coordinatrice dell’associazione Amici dei Bambini, responsabile del segretariato generale del CDEPF. Articolo che riportiamo nella sua versione integrale.

 Il Collettivo associativo per il Diritto del Bambino alla Protezione Familiare (CDEPF) ha lanciato la campagna online Bin.com. Lo scopo: rafforzare il collettivo che raggruppa una ventina di associazioni nazionali, sensibilizzare sul ruolo delle madri di famiglie monoparentali e di bambini che necessitano di protezione in Marocco e diffondere un rapporto di lobbyng che contenga tutti i dati statistici e le raccomandazioni sui gruppi target.

 Questa campagna rientra nel progetto “Tous autour de l’enfance” del CDEPF, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Questa mira, in una prima fase, a rafforzare il collettivo che lavora per i diritti del bambino alla protezione familiare. “Questo collettivo è stato lanciato nel 2013 con l’Unicef. Siamo passati da 14 associazioni che agiscono su tutto il territorio ad una ventina, per esempio, SOS Village Enfants”, spiega all’HuffPost Maroc Daniela Ciliberti, coordinatrice dell’associazione Amici dei Bambini, responsabile del segretariato generale del CDEPF.

Ridare il loro spazio alle madri nubili e ai loro bambini

Bin.com mira, inoltre, a sensibilizzare il pubblico sulla situazione delle madri di famiglie monoparentali e dei bambini che necessitano di protezione. “In Marocco, sono sempre marginalizzati. Noi vogliamo rompere gli stereotipi, evitare di essere negativi. Per esempio, cominciando con il non utilizzare l’appellativo “mere celibataire” (madre nubile). E’ solo una madre. Vale la stessa cosa per i bambini orfani. Nella maggior parte dei casi, in Marocco, hanno una famiglia. La causa principale dell’abbandono è che hanno solo la madre”, sottolinea Daniela Ciliberti.

Con Bin.com, il CDEPF vuole prevenire l’abbandono, accompagnando queste madri di famiglia e i loro bambini e dare un sostegno ai giovani istituzionalizzati che arrivano all’età di 18 anni e devono uscire dai Centri, mettere al primo posto i diritti di queste persone e prendere in carico le madri nubili.

 Il progetto è sostenuto da numerosi sponsor e testimonial come l’attore comico Said Ait Baja, il calciatore e allenatore di Kawkab di Marrakech, Hassan Benabicha o ancora il tennista handisport Lhaj Boukartacha.

Il CDEPF ha inoltre elaborato un rapporto di advocacy sulla situazione di queste madri di famiglia e i loro figli. “Noi contiamo su questa campagna per diffondere questo rapporto, che mette al primo posto i problemi e propone delle raccomandazioni”, conclude Daniela Ciliberti.

Collaborare al progetto si può: attivando un Adozione a Distanza Maroccoper i bambini.