Marocco. Hannoun: “l’importante è non arrendersi mai! Ci sarà un futuro anche per me”

Nato e cresciuto in istituto in Marocco senza mamma e papà accanto ma sempre seguito e supportato grazie all’aiuto del Sostegno a Distanza

Alla Fondazione Rita Zniber ci sono due plessi che, a seconda dell’età, ospitano oltre 200 bambini e ragazzi. I piccoli vivono presso “le Nid” e se fortunati vengono affidati a famiglie accoglienti marocchine e straniere tramite la Kafala, la forma di protezione dell’infanzia riconosciuta dai Paesi islamici che corrisponde ad una sorta di affido. Diverso è il destino dei bambini più grandi, accolti nel secondo plesso, che difficilmente lasciano l’istituto prima del compimento della maggiore età. Ancora peggiore è il destino dei bambini disabili, una quarantina ad oggi, che trascorrono la loro intera esistenza all’interno de “Le Nid” senza speranze di uscirne.

Hannoun ha compiuto 20 anni e ancora vive presso la Fondazione Rita Zniber. Fu accolto in fasce nel centro di accoglienza “le Nid”, cioè al reparto del sesto piano dell’ospedale Mohammed V, appena nato. Nessuna coppia marocchina si è mai interessata a lui che conosce solo questo posto come casa, divenendo uno dei tanti bambini abbandonati alla nascita dei quali non sappiamo nulla.

Hannoun è un giovane sorridente e gentile. Ma trovarsi a tenera età senza una famiglia spesso impedisce di credere nella possibilità di una vita migliore, ed infatti anche Hannoun non ci ha creduto, lasciando la scuola alle medie. Ma non è stato lasciato solo.

Le attività proposte ai ragazzi ospiti non sono solo di carattere materiale, come sport, musica, escursioni guidate, visite a musei e via dicendo ma vogliono essere per loro un valido aiuto anche per il loro io più profondo. E’ facile sentirsi soli, soprattutto nella delicata età dell’adolescenza e lo è ancor di più se non si vive in famiglia ma all’interno di un istituto. Da sempre alla Fondazione Rita Zniber  è a disposizione uno psicologo per supportare i bambini ed i ragazzi nel loro percorso di vita, per confrontarsi, per affrontare le difficoltà insieme, sapendo di poter contare anche su un aiuto esterno.

Grazie al programma di sviluppo personale di AiBi il ragazzo è stato orientato verso la Formazione Professionale, ha scelto di fare sartoria ed è riuscito ad ottenere il diploma di taglio e cucito. Adesso sta facendo pratica, con un tirocinio formativo in un’azienda di abbigliamento.

Inoltre grazie al progetto dedicato ai care leavers Honnoun sta partecipando a degli incontri individuali con un educatore che si dedica a lui e assieme a lui sta facendo un lavoro volto ad individuare gli ambiti di potenziale crescita, definendo un programma finalizzato al raggiungimento di obiettivi personali e professionali. Ha partecipato al programma di inserimento socioprofessionale in cui gli è stato mostrato come scrivere una buona lettera motivazionale e un ottimo curriculum vitae. In più, ha imparato qual è l’approccio da avere durante i colloqui che affronterà. Desideriamo che trovi la sua strada, è giovane e caparbio e sappiamo che può farcela.

Niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza il supporto del Sostegno a Distanza, se vuoi aiutare anche tu uno di questi ragazzi, scrivici