Marocco: Il Collettivo Kafala non si arrende

Dalla pubblicazione della ormai famosa circolare ministeriale con la quale il Ministro della Giustizia ha deciso di sospendere le kafale con i richiedenti che non risiedono stabilmente in Marocco, il Collettivo Kafala Marocco non si è mai fermato… incontri con lo stesso ministro, politici, giornalisti avvengono ormai con una costanza incredibile. Martedì sera 11 dicembre, la nostra portavoce ha partecipato ad una emissione radio, organizzata sulla radio nazionale marocchina, per discutere appunto di kafala e della circolare. Insieme a lei anche un rappresentante degli oulema (i teologi musulmani), un rappresentante del Ministero della Giustizia (per la prima volta, dopo tutte le emissioni su altre radio finora effettuate), il presidente dell’ordine degli avvocati e Mme Rita Zniber, presidente dell’orfanotrofio di Meknes. Il dibattito, durato 1 ora e mezza, è stato molto intenso e costruttivo e – a parte il rappresentate del Ministero della Giustizia – che ha continuato ovviamente a sostenere l’idea del Ministro Ramid, tutti gli altri hanno sottolineato le conseguenze negative che questa decisione sta avendo sui bambini che erano stati abbinati già a delle famiglie straniere e che si trovano adesso in un limbo dal quale non si sa se e quando usciranno; sui bambini abbandonati in senso lato, laddove questa decisione non sarà revocata; analisi effettuate sia dal punto di vista giuridico (il rispetto delle convenzioni internazionali sottoscritte dal Marocco, la legge nazionale, ecc.), che dal punto di vista strettamente teologico (su quanto affermato nel corano in merito alla possibilità di fare del bene ad un bambino abbandonato). Il lavoro del Collettivo e la nostra ferma posizione contro questa circolare non cesserà fino a quando essa non verrà ritirata!