Barcellona P.d.G. (Me). Caminiti: “Mentre gli altri schierano l’esercito, noi schieriamo le famiglie”. L’esperienza di Ai.Bi. al convegno sull’accoglienza dei piccoli migranti

tw-dinahMentre la politica sembra essersi finalmente accorta del dramma dei minori stranieri non accompagnati – quasi 20mila quelli arrivati in Italia solo nel 2016 -, gli operatori sul campo continuano a dimostrare tutto il loro impegno nel tentativo di garantire ai migranti più fragili un’accoglienza degna di questo nome. Così, negli stessi giorni in cui la Camera è chiamata a votare il disegno di legge Zampa che prevede anche l’affido famigliare come forma di tutela dei giovanissimi migranti che sbarcano soli sulle nostre coste, i rappresentanti delle organizzazioni impegnate nell’accoglienza portano la propria testimonianza nell’ambito di un confronto pubblico organizzato in occasione dell’European Day of Justice. L’iniziativa, ideata dal Tribunale e dall’Ordine degli Avvocati di Barcellona Pozzo di Gotto, si svolgerà mercoledì 26 ottobre nella cittadina in provincia di Messina a partire dalle ore 15. Al convegno, intitolato “Minori stranieri non accompagnati: quale protezione, quale integrazione”, parteciperà anche Dinah Caminiti, referente della sede siciliana di Amici dei Bambini, che porterà l’esperienza del progetto Bambini in Alto Mare.

Al centro del suo intervento ci sarà l’accoglienza famigliare dei minori stranieri non accompagnati, considerata come la migliore risposta in vista di una vera integrazione sociale del giovane migrante, ben al di là della semplice accoglienza assistenziale. “Vogliamo dimostrare che l’affido famigliare è la migliore forma di tutela del giovane migrante – spiega Dinah Caminiti -, anche da un punto di vista economico. Una famiglia affidataria percepisce, se lo percepisce, un sostegno di 400 euro al mese. Un minore in comunità invece costa alle istituzioni non meno di 1.400 euro al mese”. Nel corso della sua relazione, la referente di Ai.Bi. Messina illustrerà nel dettaglio quanto previsto dal ddl Zampa e presenterà il profilo dei minori stranieri non accompagnati, quasi sempre adolescenti, con le proprie necessità e i propri traumi, che lasciano la famiglia nei Paesi di origine alla ricerca di una nuova opportunità in Europa. Partendo da alcune storie di accoglienza, Dinah Caminiti racconterà la vicenda di Bambini in Alto Mare: “Un’esperienza di impegno in prima linea nata a Lampedusa e poi allargata al resto della Sicilia e all’Italia intera – ricorda -, con l’appello lanciato da Ai.Bi. per la ricerca di disponibilità all’accoglienza e raccolto da migliaia di famiglie su tutto il territorio del Paese. Mentre le istituzioni schierano l’esercito, Ai.Bi. schiera le famiglie”.

Il convegno siciliano sarà aperto dai presidenti del Tribunale e dell’Ordine degli Avvocati di Barcellona Pozzo di Gotto, Giovanni De Marco e Francesco Russo. A seguire gli interventi della dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Messina Adalgisa Di Brisco, della responsabile del Centro Affidi Distrettuale di Messina Daniela De Salvo, del Presidente del Tribunale per i Minorenni Michele Saya, del Procuratore della Repubblica di Barcellona Emanuele Crescenti, del Giudice tutelare Daniele Buzzanca e del tutore dei minori stranieri non accompagnati Carmen Cordaro.