Mi sembra corretta la vostra campagna di investire con Adozione a Distanza in Africa. Ma cosa farete con il mio eventuale contributo?

Gentili operatori di Ai.Bi.,

da sempre mi sento molto legata all’Africa che ho avuto la fortuna di visitare come turista. Amo molte cose di questo paese che ti entra dentro con i suoi paesaggi, la semplice bontà del cibo, la cordialità ed i sorrisi del suo popolo. La contraddizione dei ricchi resort dove noi turisti siamo esortati ad alloggiare dai principali tour operator e le condizioni di vita della maggioranza della popolazione locale è impressionante.

So che vi occupate da anni di adozione a distanza in alcuni paesi africani, vorrei dare il mio piccolo contributo che mi auguro si trasformi in qualcosa di concreto per il bambino o la bambina che andrò a sostenere.

Potete fornirmi più informazioni sulla vostra campagna adozione a distanza in Africa, chi aiutate ed in che modo.

Grazie per le informazioni che riuscirete a darmi

Marisa

 

Carissima Marisa,

sì hai ragione l’Africa è una terra meravigliosa ed il nostro compito è quello di rendere un po’ meno dura la vita dei nostri beneficiari grazie al vostro costante aiuto.

Operiamo in Ghana, Kenya, Marocco e Congo, per sostenere i bambini e adolescenti orfani o abbandonati che affollano gli istituti e quanti vivono in contesti familiari precari e vulnerabilità per prevenire l’abbandono.

Consideri che stime parziali parlano di oltre 100 milioni bambini africani che hanno perso i genitori a causa di guerre, disastri naturali, siccità, carestia e malattie. Bambini ed adolescenti ai quali la vita ha rubato l’infanzia e il diritto di essere figli ed avere una mamma ed un papà. Tra questi tanti gli adolescenti e ragazzi in uscita dagli istituti che se non accompagnati ed aiutati a raggiungere l’autonomia, si ritrovano costretti ad intraprendere terribili viaggi migratori, percorrendo rotte sempre più pericolose in balia di  trafficanti e sfruttatori. Ogni giorno, purtroppo, un bambino migrante muore nella tratta Nord Africa – Italia e, le assicuro cara Marisa, che non è uno slogan ma una triste realtà documentata e raccontata ogni giorno dai Tg.

Grazie all’adozione a distanza in Africa contribuiamo a migliorare le condizioni di vita di questi minori tutelando i loro diritti, primo fra tutti il diritto a vivere e crescere in famiglia; garantendo ai minori ospiti nei centri di accoglienza un’alimentazione adeguata, l’accesso a cure mediche e visite specialistiche e il diritto all’istruzione. Preveniamo l’abbandono sostenendo le famiglie in difficoltà e incentivando la loro autonomia economica affinché possano prendersi cura dei loro figli.

L’adozione a distanza significa anche offrire l’opportunità di non fare vita di strada, di crescere e diventare qualcuno, come Joddy, un ragazzo kenyota scappato da una famiglia povera di cinque figli e vissuto in strada per due anni mendicando per comprarsi cibo e droga prima di arrivare in istituto.  Grazie all’adozione a distanza e un sostenitore attento e premuroso che l’ha sempre incoraggiato ad andare avanti, Joddy ha trovato il suo riscatto senza essere obbligato a intraprendere viaggi della speranza che hanno affrontato molti dei suoi coetanei, tanti senza farcela. Jossy si è impegnato molto nello studio ed ora sogna di diventare medico e di tornare nella sua comunità di origine per aiutare la sua famiglia e le altre famiglie povere della sua comunità.

Vorremmo continuare a  raccontare storie come questa, di rinascita e di speranza, ma sarà possibile solo grazie alla generosità di gente come lei che hanno scelto l’adozione a distanza.

Spero di averle dato le informazioni che cercava ma soprattutto di averle dato un assaggio della bellezza dell’adozione a distanza e di averle dato.

Un caro saluto

Mara Androsiglio