Cooperazione internazionale e minori, urgente aggiornare criteri per l'accoglienza di bambini e ragazzi fuori famiglia

Milano. Cooperazione Internazionale e infanzia, quale futuro? Ripartire dalle Linee Guida sui Minori del 2012 (e la necessità della loro attualizzazione)

Incontro organizzato dal Senatore del PD Cociancich il 2 e 3  dicembre a ‘INCONTRIAMOCI’, presso la Fondazione Stelline, per fare il punto sulla cooperazione internazionale come strumento di politica estera. Tra i vari aspetti affrontati, quello sul futuro dei minori svantaggiati e senza o fuori famiglia nei Paesi in via di Sviluppo

Cooperazione internazionale e minori, urgente aggiornare criteri per l'accoglienza di bambini e ragazzi fuori famigliaCollaborare insieme con tutte le realtà che hanno voce in capitolo e hanno a cuore il presente e il futuro dell’infanzia nei Paesi in via di Sviluppo per far sì che accanto al focus sullo sviluppo economico, richiamato ad ampie lettere dalle Linee Guida 2016-2018 del Ministero degli Esteri sulla cooperazione internazionale, non si perda di vista il focus sullo sviluppo del capitale umano che deve andare di pari passo con il primo e, in primis, quello dei rappresentanti più piccoli, i bambini, promuovendo anche nei Paesi terzi riforme dei sistemi di protezione, per renderli più adeguati al bisogno di sviluppo e crescita di un Paese.

Da dove iniziare? Dalle Linee Guida 2012 relative all’Infanzia e dal diritto inalienabile “ad un ambiente familiare”. Attualizzare questo strumento, contestualizzandolo per Aree Geografiche a partire dalle informazioni attualmente a disposizione, ricalandole prepotentemente nel contesto della cooperazione internazionale, è doveroso. E’ questa la sollecitazione più importante emersa dalla due-giorni di confronto organizzata a Milano, il 2 e 3 dicembre, nell’ambito dell’evento ‘Incontrarci’, promosso dal senatore e responsabile PD per la Cooperazione Internazionale Roberto Cociancich.

Il pomeriggio del 2 dicembre, in particolare, ha visto seduti insieme per i lavori di gruppo, condotti con il modello dei ‘Tavoli speed’ (confronti tra interlocutori di estrazioni diverse, della durata di 15 minuti in tutto, lanciati di volta in volta da ciascun interlocutore) numerosi esponenti di spicco di realtà legate a questo universo. Tra gli 8 tavoli, quello di particolare interesse per Ai.Bi. è stato moderato da Monica Barbarotto, responsabile di Amici dei Bambini  per la cooperazione internazionale.

Quello che emerge dalle Linee guida triennali generali per la Cooperazione Internazionale dell’Italia – sottolinea Barbarotto – è un’attenzione forte al tema dello sviluppo economico per i Paesi in via di sviluppo. Attenzione giustissima ma che non deve trascurare l’aspetto dello Sviluppo Umano e delle sue risorse, ed in primis quello dell’infanzia. E’ necessario pertanto rifocalizzarci sul tema, promuovendo tramite la cooperazione allo sviluppo riforme dei sistemi di protezione all’infanzia che favoriscano “l’ambiente familiare” in linea con quanto riportato nelle Linee guida sui Minori – le ultime disponibili, stilate nel 2012 – legate al contesto di cooperazione all’estero“.

Una soluzione che, peraltro, verrebbe incontro anche agli eventuali dubbi sulla sostenibilità economica di tale scelta, in quanto – a conti fatti – accompagnare e inserire un minore senza famiglia in un contesto familiare è economicamente meno oneroso rispetto al sostegno che può essergli dato continuando a tenere in piedi il sistema di istituzionalizzazione oggi in vigore.

Anche per questo, l’auspicio è che al più presto tutte le realtà governative e del Terzo Settore che si occupano della cooperazione internazionale si mettano insieme e lavorino fianco a fianco per realizzare delle nuove Linee Guida sull’Infanzia in grado di fornire risposte adeguate alle esigenze attuali dei minori soli nei Paesi in via di Sviluppo.