Milano. “Il viaggio in Cina di 12 famiglie adottive: la migliore risposta alla crisi dell’adozione internazionale”. Sabato 23 maggio, ore 9.30, via della Signora 3

cinaTempi, costi, Tribunali e Servizi Sociali. Sono questi i fattori più temuti dalle aspiranti coppie adottive. Lo testimoniano le decine e decine di domande che in questi giorni le famiglie di tutta Italia stanno inviando ad Amici dei Bambini in vista dell’Open Day sull’adozione internazionale, che si svolgerà anche a Milano, sabato 23 maggio, a partire dalle ore 9 e 30, presso la sala Clerici di via della Signora 3. Domande che troveranno una risposta proprio dal dibattito tra enti autorizzati, servizi territoriali, istituzioni e famiglie che si confronteranno tra loro nel corso della giornata di sabato.

A moderare la tavola rotonda sarà il fondatore e presidente di Ai.Bi. Marco Griffini, che introdurrà l’Open Day proponendo anche un’attenta analisi dei dati sulle adozioni internazionali. Dati che rivelano come l’accoglienza adottiva stia vivendo una fase di profonda crisi. Dal 2010 al 2014 il numero di minori stranieri adottati da famiglie italiane si è dimezzato, passando da 4.130 a circa 2mila. Una cifra, questa, calcolata in base a delle proiezioni, in attesa dei dati ufficiali della Commissione Adozioni Internazionali, e che rischia di essere ulteriormente superata al ribasso nel 2015 che si è aperto con circa 400 adozioni completate nel primo quadrimestre, sempre in base alle proiezioni effettuate a partire dai dati pubblicati dai principali enti autorizzati.

Davanti a questa crisi, è necessario ridare fiducia all’adozione internazionale. Fiducia che deve rinascere a partire dalle famiglie, dai genitori e dai figli adottivi: ovvero da quelle persone che hanno provato direttamente questa forma di accoglienza. Saranno loro i veri protagonisti dell’Open Day milanese, con le loro testimonianze e le loro storie. A cominciare da quelle di Leandro, un ragazzo che ha vissuto sia l’abbandono che la rinascita attraverso l’adozione, e dei coniugi Francesca e Sergio Cipollone, straordinario esempio di famiglia aperta all’accoglienza.

Una storia speciale sarà quella che racconterà Marta Tettamanti, operatrice di Ai.Bi., che nel mese di aprile 2015 ha accompagnato in Cina ben 12 coppie adottive che sono poi tornare in Italia con i loro figli. Un’esperienza indimenticabile per tutti: famiglie, bambini e la stessa Marta che ha potuto documentare per quasi un mese la gioia dell’incontro tra tanti bambini orfani o abbandonati e le loro nuove famiglie, grazie alle quali questi piccoli sono tornati a sentirsi figli.