Minas Gerais: “i figli del crack”

L’equipe tecnica di Ai.Bi Minas Gerais ha percepito che il motivo principale dell’accoglienza istituzionale è sempre più dovuto alla dipendenza dei genitori dall’alcol e o da sostanze stupefacenti, principalmente il “crack”.

A causa della gravità del vizio, le madri sono spesso senza fissa dimora, totalmente trascurate, generalmente non assistite durante la gravidanza e mettono così in pericolo la vita del bambino. In molti casi, anche se hanno l’aiuto della famiglia, le madri non seguono l’accompagnamento medico necessario.

In questi casi, il Tribunale dei Minori interviene e, tramite determinazione giudiziale, sollecita l’accoglienza istituzionale di questi bambini come misura di protezione.

Il lavoro dell’equipe tecnica, dopo l’accoglienza, è quello di realizzare lo studio di caso con la famiglia estesa (nonni e zii) per verificare se esistono possibilità di reinserimento familiare. Quando ció non é possibile, si suggerisce al giudice il collocamento del bambino in famiglia sostituta.

Questa settimana, una delle unità di accoglienza dell’ASOM di Belo Horizonte, ha ricevuto una neonata la cui madre usa sostanze stupefacenti e non è stata seguita durante la gravidanza. La bambina, fortunatamente, non presenta al momento conseguenze derivanti dal vizio della madre ed ha una buona salute.

La madre è ritornata a vivere in mezzo alla strada subito dopo il parto, rifiutando di occuparsi della bambina.

La nonna materna della bambina ha richiesto l’affido della nipote e attende ora la decisione del giudice.