Minori stranieri non accompagnati: la lunga fila di 8mila piccoli migranti in attesa di una vera accoglienza

misnaSe si tenessero tutti per mano, a un metro di distanza l’uno dall’altro, coprirebbero una distanza di più di 8 chilometri. Sono i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia al 30 aprile 2015: 8.260 giovani migranti per la precisione, un numero cresciuto del 31,7% in un solo anno, rispetto alla stessa data del 2014 quando erano “solo” 6.274.  E’ quanto emerge dal “Report di monitoraggio minori stranieri non accompagnati in Italia”, pubblicato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un rapporto che raccoglie i dati censiti dal dicastero al 30 aprile 2015 e fornisce un quadro complessivo delle dimensioni e dell’evoluzione del fenomeno. Redatto ogni 4 mesi, il report propone un’analisi completa e dettagliata della situazione dei giovani migranti che approdano sulle nostre coste senza adulti di riferimento: provenienza, età, genere, regioni e tipologia di strutture in cui sono accolti.

L’incremento dei Misna presenti Italia a fine aprile 2015 rispetto alla stessa data del 2014 è in linea con l’aumento generale di giovani migranti presenti nel nostro Paese su scala annuale. Al 31 dicembre 2014, infatti, se ne contavano 10.536, facendo segnare una crescita addirittura del 66,7% rispetto a fine 2013, quando se ne rilevarono 6.319.

È diminuita invece l’incidenza dei Misna rispetto al totale dei migranti sbarcati sulle nostre coste. Se nel 2014, a fronte di 170.764 arrivi totali, i minori non accompagnati furono 7.831, ovvero il 4,6% del totale, nel primo quadrimestre 2015 questa percentuale si è ridotta: su 26.218 nuovi arrivi, i Misna sono 541, pari al 2,1%. Ma questa percentuale non deve ingannare: il numero di minori stranieri non accompagnati non è affatto in calo. Semplicemente in questo dato non vengono compresi i tanti minori che hanno fatto richiesta di protezione internazionale, ben 1.112. In netta maggioranza (401) provenienti da un solo Paese, il Gambia. Per quanto riguarda i Misna presenti a fine aprile, il Paese più rappresentato è invece l’Egitto (1.933), seguito dall’Albania (1.265). Ma rispetto ai primi 4 mesi del 2014, il maggior incremento l’hanno fatto registrare i giovani gambiani (+149,9%), maliani (+84,3%) e senegalesi (+68,8%).

Più della metà degli 8.260 Misna presenti in Italia sono prossimi alla maggiore età: i 17enni infatti sono 4.609, seguiti dai 16enni (2.157). I bambini soli erano 608 nella fascia di età tra 7 e 14 anni e vi erano addirittura 26 piccoli tra gli 0 e i 6 anni. La quasi totalità di loro è costituita da maschi: il 95,4% a fronte del 4,6% di femmine.

La loro distribuzione non è affatto equa sul territorio italiano. La Sicilia da sola ne ospita quasi un terzo, 2.486, seguita dal Lazio con il 10% (838) e dalla Lombardia con il 9,9% (814).

Un migliaio scarso, 914, sono invece le strutture accoglienti, tra autorizzate e temporanee. E proprio questo dato fornisce un’idea dell’inadeguatezza della risposta italiana all’emergenza Misna. I giovani migranti, in alcuni casi – come si è visto – piccoli o piccolissimi, vengono ospitati in una miriade di strutture che, per loro stessa natura, non possono garantire ai minori soli un contesto adeguato alla loro età e alle loro esigenze. Insomma, manca un’accoglienza a misura di bambino. Quell’accoglienza che solo una famiglia può assicurare. Per questo Amici dei Bambini, con il suo progetto “Bambini in Alto Mare”, continua a sostenere la necessità di promuovere l’affido familiare temporaneo dei minori non accompagnati: l’unica vera forma di accoglienza giusta che permetta di seguire i ragazzi nel loro percorso di integrazione. Ci sono già 1.600 famiglie disponibili ad aprire le proprie porte: sta alle istituzioni attivarsi per usufruire davvero di questa risorsa già pronta, piuttosto che ostinarsi a cercare soluzioni d’emergenza a un problema ormai quotidiano.

 

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali