Montereale (Abruzzo). I diritti di chi non ha voce: un progetto di Ai.Bi. e del Garante per l’infanzia

Sabato 25 maggio a Montereale volano idee. Giovani e adolescenti a raccolta grazie al progetto Pane, Radio e Fantasia, realizzato da Ai.Bi. in collaborazione con il Garante dell’Infanzia e il Comune di Montereale.

Prosegue il progetto Pane Radio e Fantasia condotto da Ai.Bi. con il contributo dell’Autorità Garante Infanzia e Adolescenza e il patrocinio del Comune di Montereale. I ragazzi della scuola Falcone Borsellino hanno lavorato in questi mesi sulla Convenzione Onu dell’89 attraverso laboratori che li hanno coinvolti sui temi della partecipazione  e dei diritti del fanciullo.

Il  25 maggio i ragazzi proseguiranno i lavori in collaborazione con gli esperti del Centro Rampi. Durante la giornata ogni gruppo di lavoro tematico rifletterà su una proposta di evento che vorrebbe vedere realizzato a Roma. Con il supporto degli esperti e della scuola, le proposte saranno approfondite e saranno assegnati dei compiti a casa per l’estate.  La comunità sarà chiamata a partecipare, per rivedersi, poi, a settembre con delle vere proposte di eventi.

I ragazzi avranno a disposizione, per chiedere consigli, un nutrito comitato di saggi, alcuni mentori della comunità (professori, professionisti del settore finanziario, chef…), altri rappresentanti di istituzioni, media e realtà associative, nazionali e locali, tra cui la Provincia dell’Aquila, il quotidiano IL CENTRO, ACLI, AOI, Forum Terzo Settore, Centro Servizi al Volontariato e Forum delle Associazioni Familiari.

Al progetto, tra gli altri, collaborano l’Associazione Nazionale dei Film-Maker Italiani, l’Associazione Genius e Radio l’Aquila Uno.

Il progetto “Pane Radio e Fantasia” coinvolge tutta la comunità di Montereale e, in particolare, gli alunni della scuola locale che stanno lavorando sulla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e hanno iniziato a interagire con lo strumento della radio come mezzo di espressione per far sentire la loro voce. Montereale, in provincia di L’Aquila, è stato colpito dal sisma del 2009 e da quello del 2016.

A Montereale – spiega Marzia Masiello di Ai.Bi., in qualità di coordinatrice del progetto – sia i giovani che le famiglie hanno infatti ravvisato l’urgenza di ravvivare il tessuto sociale, constatando il rischio di una ulteriore desertificazione del territorio che fa fatica a ripartire.  Vogliamo quindi contribuire, nel nostro piccolo, mettendo a disposizione strumenti che possano essere da stimolo per la partecipazione attiva al bene comune, a partire dai ragazzi”.