Napoli. Confronto sulle prospettive delle Adozioni Internazionali: “È possibile uscire dalla crisi?” 

Il 12 giugno a Napoli, docenti, esperti e istituzioni si sono confrontati sulle possibili soluzioni per rilanciare le adozioni internazionali. Fra le proposte l’importanza di avere una figura di riferimento nelle Ambasciate  che si occupi specificamente di adozione internazionale

Nell’Auditorium della Regione Campania, al Centro direzionale di Napoli, si è tenuto il seminario di studi Le adozioni internazionali fra crisi e prospettive, organizzato dal Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Giuseppe Scialla.
L’evento ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e famiglie adottive, con l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte e le possibili soluzioni per favorire il diritto dei minori a una famiglia.
“Ho promosso questo incontro chiamando a raccolta le maggiori istituzioni nazionali, i responsabili delle organizzazioni che fanno questo e tante coppie che hanno adottato e portano la loro testimonianza” ha spiegato Scialla, che ha anche lanciato una proposta: “Vorrei vedere che i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio campano, invece di essere inseriti in case famiglie, fossero dati in adozione alle famiglie che garantirebbero loro maggiore serenità e affettività”.

Procedure più rapide

Nel riportare i dati Istat del primo trimestre del 2023 sul calo demografico, Vincenzo Starita, vice presidente della CAI, la Commissione Adozioni Internazionali, ha sottolineato la necessità di rendere più rapide le procedure di adozioni internazionali dei minori.
Nella sua analisi ha indicato poi l’India e la Colombia come modelli da prendere a esempio per accelerare le procedure.
“Ci sono dei paesi che hanno delle procedure più sollecite e paesi che purtroppo hanno procedure un po’più lunghe. Ad oggi, dal momento del conferimento dell’incarico, fino al momento in cui il minore viene autorizzato ad entrare in Italia il periodo medio di attesa è pari a circa 3 anni, è un periodo abbastanza lungo e va sommato all’anno che ci vuole per ottenere l’idoneità che porta a un periodo medio di attesa di circa 4 anni”.
Starita ha poi riportato un dato relativo al nostro Paese:
“In Italia c’è un grosso desiderio delle famiglie di adottare e molte famiglie sono disponibili ad adottare bambini portatori di bisogni speciali: siamo il primo paese al mondo per adozioni dei minori ‘special needs’, addirittura ci assestiamo su medie che superano il 60% complessivo dei minori che entrano in Italia. Questo dimostra che, seppure tra mille difficoltà e con la necessità di trovare dei sostegni economici e di aiuto dei servizi socio sanitari per queste famiglie coraggiose, l’adozione è un istituto che è in crisi ma non sta morendo”.

Gli altri interventi dell’incontro

Nel corso dell’incontro, sono intervenuti alcuni esperti e testimoni che hanno condiviso le loro riflessioni e le loro esperienze. Tra questi, l’Avvocato Gennaro Famiglietti, che oltre a essere il Console Generale della Bulgaria in Italia, è anche il Coordinatore Nazionale della Federazione Consoli e Diplomatici esteri nel nostro Paese. Famiglietti ha sottolineato l’importanza di avere una figura di riferimento nelle Ambasciate e nei Consolati che si occupi specificamente delle adozioni internazionali e che possa facilitare le procedure e i rapporti tra i paesi.
Un altro intervento significativo è stato quello dell’onorevole Luigi Abate, che ha raccontato la sua personale esperienza di padre adottivo. Circa 25 anni fa, infatti, Abate ha adottato una bambina proveniente dalla Bielorussia. L’onorevole ha ripercorso quegli anni e la situazione del paese, evidenziando le difficoltà ma anche le soddisfazioni di aver accolto una figlia straniera.
Ha preso poi la parola il dottor Massimo Santoro, psicologo-psicoterapeuta dell’Istituto degli Innocenti di Firenze. Santoro ha affrontato il tema delle proiezioni che si fanno spesso sui minori adottati, considerandoli come vittime del loro passato o come portatori di traumi irrisolti. Santoro ha spiegato che non è sempre così e che bisogna lavorare sulle proiezioni che i minori faranno della loro adozione, aiutandoli a costruire una narrazione positiva e integrata della loro storia.

La consapevolezza dei una sfida

Gemma Tuccillo, Consigliere Giuridico del Ministro della Giustizia, ha dichiarato “Io penso che al mondo delle adozioni non si conferisce mai abbastanza attenzione ed importanza se si pensa alla delicatezza e difficoltà del percorso adottivo, non solo sotto il profilo strettamente burocratico, quanto sotto al far acquisire alle coppie la consapevolezza della sfida che costituisce il percorso adottivo e il profondissimo valore di una scelta che è di infinito amore nei confronti del bambino ma anche di se stessi e della collettività tutta”

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it