Nasce il “Welcome Kit” contro il muro della diffidenza e della paura

kitArrivano soli, spaventati e smarriti, dopo aver affrontato viaggi disumani, avere visto la morte in faccia e perso la mamma o il fratello e amici con cui hanno iniziato la “traversata”. Fuggono dai loro Paesi di origine, dove guerra, dittature e povertà negano loro la speranza di un futuro. Arrivano nel nostro Paese, spesso diretti nel Nord Europa: sono i minorenni stranieri non accompagnati, quasi 10 mila in Italia a fine giugno, e con l’estate e i continui sbarchi il numero è destinato a salire. In tanti fuggono per continuare il viaggio (quasi 2 mila risultano irreperibili), spesso in clandestinità, rischiando la propria incolumità. Per loro l’Autorità Garante per l’infanzia ha realizzato il “Welcome kit”, in distribuzione da fine giugno: viene consegnato ai bambini, alle bambine e ai ragazzi subito dopo il loro arrivo in Italia grazie al supporto di associazioni, istituzioni, comunità di accoglienza e dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Welcome kit è uno strumento pensato per dare risposte concrete ai loro bisogni. E’ un passaporto dei diritti – spiega Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza –  realizzato con l’obiettivo di contribuire a rompere il muro della diffidenza e della paura, che spesso induce i ragazzi alla fuga o ad assumere comportamenti a rischio. Il kit fornisce loro informazioni pratiche, logistiche e di contesto, insieme a un piccolo dizionario“. Spadafora aggiunge di aver avuto l’idea del kit dopo aver visitato Lampedusa, Augusta e comunità di accoglienza e spiega che l’iniziativa nasce “grazie a un processo partecipativo che ha coinvolto diversi minorenni stranieri oltre a istituzioni e organizzazioni”.

Il kit è tascabile, in 4 lingue (italiano, inglese, francese e arabo), composto da 26 carte colorate che affiancano alle informazioni immagini esplicative delle situazioni che i giovani migranti si troveranno a vivere sul nostro territorio. Il ragazzo che riceverà il kit avrà la possibilità di utilizzarlo non solo per capire meglio cosa lo aspetta in Italia e quali sono i suoi diritti, ma anche per imparare qualche parola di uso comune, prendere degli appunti e segnare cose personali. “Mi auguro che questo strumento aiuti i giovani migranti  – conclude – a ripartire. Anzi, a far ripartire la loro vita sulla base dei diritti basilari che non possono essere negati a nessun essere umano, qualunque sia l’origine, il colore della pelle, il vissuto”.

Il kit contiene informazioni pratiche, logistiche e di contesto, insieme ad un piccolo dizionario, oltre a contenuti specifici finalizzati a trasmettere messaggi rassicuranti; particolare attenzione è stata riservata alla scelta dei colori, delle immagini e dell’impaginazione.

L’Autorità garante ha voluto uno strumento esteticamente gradevole – si legge nel portale istituzionale –  e agile da consultare in cui i testi fossero accompagnati da immagini esplicative delle situazioni che i giovani migranti si troveranno a vivere sul nostro territorio”.

Il Kit non si sfoglia come un libro, ma si apre come un ventaglio: le carte sono rigide e plastificate, legate fra di loro da una vite per consentire una consultazione veloce ed immediata. I ragazzi e le ragazze che lo riceveranno potranno tenerlo facilmente con sé (si può mettere in tasca). Alcune sezioni sono dedicate a situazioni particolari come quella dei minorenni eritrei (per i quali sono previste alcune pagine in tigrino) o delle ragazze che sbarcano sulle nostre coste che, nelle pagine dal contorno rosa trovano indicazioni di natura soprattutto sanitaria.