Natale: perché non fare la corsa al regalo utile?

Buongiorno Ai.Bi.,

siamo una  coppia di genitori e vi scriviamo per chiedervi aiuto a proposito di un “dolce dilemma”. Il nostro bambino è ormai diventato un ragazzo (ha compiuto 13 anni poche settimane fa) e, come ogni anno, per me e mio marito si avvicina il momento di trovare l’idea giusta per il regalo di Natale. Devo ammettere che, dopo tutti questi anni, la nostra fantasia scarseggia e le idee tardano ad arrivare. È anche vero che nostro figlio ormai non è più un bambino, ma un ragazzo che inizia a essere consapevole del mondo che lo circonda. Per questo, abbiamo pensato di indirizzarci verso un regalo utile in tal senso: qualcosa che gli permetta di impegnarsi per il prossimo, comprenderne le necessità e, in questo modo, rendersi conto della fortuna che ha lui essendo nato e cresciuto in una famiglia che lo ama e delle condizioni di estremo bisogno in cui versano invece tanti ragazzi meno fortunati. Anche questo, per noi, può essere un regalo. Probabilmente molto più importante di tanti doni materiali. Queste sono le intenzioni, ma per ora non siamo ancora riusciti a concretizzare nulla.

Sapreste darci qualche consiglio?

Grazie,

Chiara

 

Gentile Chiara,

è un piacere leggere quanto scrive nella Sua lettera, perché purtroppo ormai la tendenza va sempre più verso il consumismo, a discapito di gesti semplici ma molto più importanti delle banali “cose”.

Veniamo alla Sua richiesta. Il nostro consiglio è quello di regalare a Vostro figlio la possibilità di compiere un gesto concreto verso chi ne ha davvero bisogno: potreste quindi attivare a suo nome un’Adozione a Distanza.

Ai.Bi. propone 3 tipologie di adozioni a Distanza. La prima prevede che, con una donazione mensile di 50 euro, si sostiene un bambino specifico e il suo progetto di vita, prevenendo l’abbandono nel caso abbia ancora una famiglia o “accompagnandolo”  nel suo processo di crescita in un ambiente sicuro e tutelato nel caso viva in un istituto. Lo si aiuta a frequentare la scuola o a partecipare a corsi di formazione qualora si tratti di un minore un po’ più grande. Gli si garantisce quindi il supporto a distanza da parte di una famiglia e, nel vostro caso, anche di un fratellino. In alternativa, con 25 euro al mese, si può sostenere un intero progetto che assicura cure mediche, pasti regolari, assistenza scolastica e psico-sociale, ricerche familiari e servizi di tutela a tutti i minori che frequentano la struttura. In terzo luogo, con soli 10 euro al mese, si può contribuire ai servizi di accoglienza in Italia per minori fuori famiglie, mamme fragili con bambini, minori stranieri non accompagnati.

In tutti questi casi, Ai.Bi. assicura che l’80% della quota offerta sarà destinato alla comunità sostenuta o in cui il bambino assegnato cresce e vive le attività progettuali. Solo il 20% sarà invece utilizzato da Ai.Bi. per le campagne di informazione e per le spese di gestione.

Ovviamente non chiediamo che sia vostro figlio 13enne a provvedere all’intera quota. Il vero regalo consisterebbe nel “dividere le spese”: una parte della somma potreste garantirla voi genitori e alla parte restante potrebbe provvedere lui, magari destinando a questo scopo una frazione della sua paghetta. Così fareste un doppio regalo: ai bambini beneficiari del sostegno a distanza garantireste l’amore di una famiglia e di un fratellino lontani, a vostro figlio donereste la possibilità di rendersi conto di quanto sia importante aiutare gli altri, rendendolo sicuramente più responsabile e più maturo.

Non ci resta quindi che invitarvi a visitare la pagina della nostra Adozione a Distanza e a scegliere il progetto che preferite.

Un caro saluto,

Carlotta Pacione

Adozione a Distanza Ai.Bi.