Nepal. SaD, scoperto il nuovo antibiotico dell’amore

nepalese 200Febbre alta e nausea: per qualche giorno la piccola Jeeyana ha fatto preoccupare tutti gli operatori del centro Paani, in Nepal. Il personale medico, al di là di un’ infezione alla pelle, ha sospettato la presenza di qualche altra malattia. E così era. Esami clinici hanno accertato che la bimba era affetta da una polmonite piuttosto severa. Jeeyana è stata subito ricoverata in ospedale. Qui la mamma- grazie a un contributo messo a disposizione dal Centro- ha potuto restarle accanto durante tutto il periodo della degenza.

Da pochi giorni la bimba è ritornata a frequentare il centro diurno, che accoglie bimbi provenienti da famiglie poverissime, per permettere ai genitori di lavorare con la certezza di lasciare i figli dalla mattina fino al pomeriggio in luoghi sicuri. Dopo il periodo di degenza della figlia, la mamma ha ripreso il suo lavoro di ambulante. Ma ha voluto preparare un dolce tipico nepalese per festeggiare con grandi e piccini l’avvenuta guarigione di Jeeyana.

La donna è ben consapevole che senza il Sostegno a Distanza la quotidianità della sua famiglia sarebbe stata un inferno sull’orlo della povertà più nera. E che un guaio serio come una polmonite avrebbe potuto avere un esito nefasto.

La famiglia è così povera che a stento riesce a comprare il necessario per vivere, figuriamoci se avrebbe potuto acquistare medicine o trasferire la bimba in ospedale!

Il Nepal negli ultimi anni- stando ai dati aggiornati al dicembre 2013- ha ridotto del 47 per cento il tasso di mortalità dei bimbi al di sotto dei cinque anni, ma nel 2012 sono stati 24mila i bimbi morti per denutrizione o malattie, prima di aver compiuto cinque anni.

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