No comment! Peter Pan da salvatore dei poveri a favola razzista vietata ai minori di 7 anni

Peter Pan, Dumbo e Gli Aristogatti sono stati considerati inadatti dalla Disney perché denigrerebbero “popolazioni e culture veicolando stereotipi sbagliati con messaggi dannosi”.

Via Peter Pan, Dumbo e Gli Aristogatti dalla piattaforma tv Disney+ per i minori fino ai 7 anni.

La decisione è stata presa dalla Disney dopo aver valutato i tre storici cartoni animati, tra i più amati dai bambini di tutto il mondo e di tutte le generazioni, inadatti perché denigrerebbero “popolazioni e culture veicolando stereotipi sbagliati con messaggi dannosi riporta il Corriere della Sera.

La scelta lascia a dir poco basite le orde di adulti, ( bambini di qualche anno fa) che sono cresciuti sognando il jazz degli Aristogatti o di volare come Peter Pan e Campanellino,  senza essersi mai accorti di aver evitato (per un pelo) di essere travolti dai loro contenuti considerati oggi a dir poco sconvenienti.

Ma vediamo insieme i capi di accusa che i temibili imputati (Peter Pan, Dumbo e gli Aristogatti) si sono visti recapitare. Ce li riporta il Corriere della Sera:

Peter Pan è colpevole di aver chiamato i nativi americani “pelle rossa” con buona pace del genere western.

Gli Aristogatti promuovono “clichè negativi sulla cultura asiatica nel rappresentare il gatto siamese Shun Gon – con occhi spioventi e denti all’infuori – Non pensiamo  a cosa si potrebbe dire del gatto irlandese – commenta il quotidiano – che nell’edizione italiana diventa Romeo er mejo del Colosseo.

In Dumbo infine la schiavitù afro americana sarebbe ridicolizzata dalla banda dei corvi”.

Tutti messaggi che andrebbero, secondo la Disney, a discapito dei bambini.

Dai 7 anni in su saranno invece visibili ma con l’avvertenza del contenuto denigratorio, negativo e stereotipato…

Per ora il politically correct estremo della Disney ha coinvolto solo i giovanissimi della Gran Bretagna, ma nessuna favola è al sicuro:

Cosa  direbbero le colf dei diritti sindacali di Cenerentola?- commenta con ironia il Corriere della Sera – E Lilli e il Vagabondo che mangiano spaghetti con polpette contravvenendo alle più elementari regole di igiene? E Biancaneve che convive con ben sette nani. Come la mettiamo?”