“Non farci cadere in tentazione” La Francia corregge il testo del Padre Nostro

padre nostro200Riesce difficile immaginare il Dio dei cattolici – il Dio infinitamente buono e misericordioso, rivelatosi in Gesù Cristo – indurre i propri figli al male e al peccato. Una contraddizione in termini, un controsenso teologico. Ai limiti della blasfemia.  Eppure è questo il senso che – implicitamente e inconsapevolmente – comunica l’espressione contenuta nella preghiera del Padre Nostro “… e non ci indurre in tentazione”, che, presa in senso letterale, stride con la fede e la logica stessa.

Bene, dopo anni di dibattiti e discussioni sul tema, il Vaticano ha dato di recente il via libera alla pubblicazione, in Francia, della cosiddetta “Bibbia Liturgica”, testo di riferimento per la chiesa Cattolica, con i testi dei messali riveduti e corretti alla luce dei più recenti e aggiornati studi di traduzione. Fra questi, il testo più amato, delicato e discusso di tutti: il Padre Nostro, appunto, la preghiera delle preghiere, che nel passaggio rivisto suonerà più o meno come “… e non lasciarci cadere in tentazione.

All’origine dell’equivoco che ha prodotto la frase “incriminata”, il termine “inducere”, usato da San Gerolamo nella Vulgata, la traduzione latina della Scrittura, in luogo del più corretto verbo greco “eisphéro”, tratto da Matteo, 6-13, che letteralmente significa “portare a”, “fare entrare”.

Benché il confronto, all’interno della comunità internazionale di teologi, esegeti e traduttori, sia iniziato già negli anni Sessanta, solo nel 1996 la Conferenza Episcopale francese ha deciso di istituire un’équipe di sessanta esperti, che hanno cominciato a lavorare alla redazione di una nuova versione francese, aggiornata e corretta, della Bibbia. Fino alla novità di oggi.

Nei prossimi anni, una volta espletate le complesse procedure canoniche di riconoscimento delle modifiche ai testi liturgici, i fedeli francesi potranno dunque utilizzare questa nuova e più adeguata formula. Sarà poi una questione di tempo, prima che la novità raggiunga anche i fedeli italiani.