Non hai il Green Pass? Non puoi più entrare in una scuola

Draghi non concede nulla agli scettici e procede verso l’estensione dell’uso del Green pass: obbligo per chiunque entri nelle scuole, genitori compresi e, presto, anche per tutti i dipendenti pubblici

Nonostante i malumori di una parte politica che, di fatto, sostiene il governo, Mario Draghi tira dritto per la sua strada e punta a estendere luoghi e occasioni in cui sarà obbligatorio il Green Pass.

Green Pass obbligatorio per chiunque acceda agli edifici scolastici

Prime, ancora una volta, arrivano le scuole con l’estensione dell’obbligo (arrivata un po’ a sorpresa) per tutti coloro che entrano negli edifici, anche temporaneamente. Quindi non solo, come già anticipato, i dipendenti delle mense piuttosto che gli addetti alle pulizie, ma anche i genitori che entrano per prendere i bambini o che devono fare l’inserimento dei figli più piccoli al nido o la scuola primaria. L’obbligo vale anche per le università e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2021. I controlli spettano ai dirigenti scolastici dei vari istituti.
Sempre dal 10 ottobre scatta anche l’obbligo di vaccinazione per tutti i dipendenti delle RSA, allo stesso modo di come da tempo è previsto per gli operatori sanitari.
Chi non rispetta le regole, rischia una multa da 400 a mille euro, mentre per i dipendenti RSA che non si vaccineranno c’è la sospensione dal servizio senza erogazione dello stipendio.

Verso il “super” Green Pass

Ma, come accennato, questo non è che il primo passo di una strategia che mira a estendere ulteriormente l’obbligo di Green Pass. Certamente servirà a tutti i lavoratori di quei luoghi per i quali il Green Pass è già obbligatorio per clienti e utenti: camerieri di ristoranti e bar al coperto, per esempio, ma anche personal trainer delle palestre, istruttori di nuoto, personale in servizio su aerei e treni a lunga percorrenza…
Ma l’obbligo che coinvolgerà un maggior numero di persone e che sta già creando non poche polemiche è quello verso tutti i dipendenti pubblici, per i quali varranno le stesse regole del personale docente, ovvero l’assenza ingiustificata per chi non ha il Green Pass e la sospensione senza stipendio dopo 5 giorni consecutivi di assenza. A lavorare al decreto è Renato Brunetta, notoriamente tra i principali sostenitori anche delle fine dello smartworking per la pubblica amministrazione. Diversi esponenti politici hanno tenuto a precisare che le restrizioni “saranno graduali” e che si procederà “un passo alla volta”, ma la direzione appare chiara quanto l’obiettivo: la maggiore sicurezza possibile per tutti.