Non solo Covid. Alzheimer, arriva il primo farmaco: una speranza per le famiglie

Cavazzoni FDA: “Le terapie attualmente disponibili trattano solo i sintomi della malattia. Questa opzione di trattamento è la prima terapia a colpire e influenzare il processo patologico sottostante dell’Alzheimer”

Dopo vent’anni di ricerche arriva finalmente un farmaco che sembrerebbe in grado di rallentare il decorso dell’Alzheimer nelle persone che presentino sintomi della malattia allo stadio iniziale, il suo nome è Aduhelm (Aducanumab) ed è prodotto dalla multinazionale americana Biogen. A darne notizia pochi giorni fa, la Fda americana.

“Il morbo di Alzheimer è una malattia devastante che può avere un profondo impatto sulla vita delle persone a cui è stata diagnosticata la malattia e sui loro cari”, ha dichiarato Patrizia Cavazzoni, direttore del Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della FDA in una nota. “Le terapie attualmente disponibili trattano solo i sintomi della malattia. Questa opzione di trattamento è la prima terapia a colpire e influenzare il processo patologico sottostante dell’Alzheimer. Come abbiamo imparato dalla lotta contro il cancro, il percorso di approvazione accelerata può portare le terapie ai pazienti più velocemente, stimolando al contempo più ricerca e innovazione”.

“La malattia di Alzheimer è una sindrome a decorso cronico e progressivo– si legge sul sito del centro Alzheimer– si manifesta attraverso sintomi cognitivi come difficoltà di memoria e di linguaggio, di riconoscimento di oggetti, disorientamento funzionali, come difficoltà nello svolgere le attività della vita quotidiana e comportamentali quali agitazione, ansia, depressione che con il tempo tendono a peggiorare”.

Il nuovo farmaco consiste in una terapia con anticorpi monoclonali da iniettare via endovenosa.

“Le informazioni di prescrizione per Aduhelm – si legge nella nota della FDA- includono un avviso per le anomalie di imaging correlate all’amiloide (ARIA), che più comunemente si presenta come gonfiore temporaneo in aree del cervello che di solito si risolve nel tempo e non causa sintomi, anche se alcuni pazienti possono presentare mal di testa, confusione, vertigini, cambiamenti della vista o nausea. Un altro avvertimento per Aduhelm è per un rischio di reazioni di ipersensibilità, tra cui angioedema e orticaria. Tra gli effetti indesiderati più comuni si annoverano mal di testa, caduta, diarrea e confusione, delirio, stato mentale alterato e disorientamento”.

Il farmaco è stato approvato con un percorso di approvazione accelerata, successivamente il quale è richiesto uno studio per verificare che la terapia fornisca il beneficio clinico previsto. Se lo studio non verifica il beneficio clinico, la FDA potrà avviare una procedura per revocare l’approvazione del farmaco.