Novità per il bonus da 500 euro per PC e tablet. Le famiglie dovranno rivolgersi al proprio operatore

Saranno le compagnie di telecomunicazione a doversi registrare sul sito della società governativa Infratel per erogare il Bonus

Il bonus da 500 euro per PC e tablet? C’è una novità: non dovranno essere le famiglie a richiederlo. Se le domande per il nuovo sussidio del Governo, che potrà essere fruito da famiglie con ISEE inferiore a 20mila euro nella misura di 500 euro (200 euro per la connettività e 300 euro per Tablet o PC in comodato d’uso) e da famiglie con ISEE inferiore a 50mila euro nella misura di 200 euro per la connettività ad almeno 30 megabyte per secondo, dovrebbero partire dall’ormai prossimo 20 settembre, l’invio della richiesta non dovrà essere inoltrato dagli stessi nuclei famigliari.

Bonus da 500 euro per PC e tablet: chi se ne occuperà

A fornire spiegazioni in materia è stata Infratel, la società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico, che è incaricata dall’esecutivo di gestire questo bonus nello specifico. Sarà proprio Infratel a farsi carico di fornire l’incentivo direttamente alle famiglie, che, tuttavia, dovranno inoltrare la loro richiesta attraverso gli operatori di telecomunicazioni.

Bonus 500 euro per PC e tablet: si chiederà direttamente all’operatore di rete

Questa specificazione è espressamente contenuta sul sito infratelitalia.it, dove si legge chiaramente che la registrazione al portale sarà riservata a questi ultimi. In buona sostanza ogni operatore di telecomunicazioni dovrà aver avuto cura di registrarsi sul portale Infratel. A quel punto le famiglie-clienti dovranno chiedere il sussidio direttamente al proprio operatore di rete.

Aggiornamento: il piano Voucher Fase I esteso a tutti i comuni di Emilia Romagna, Friuli e Liguria

Con una nota del 18 marzo 2021, il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che le regioni di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Liguria hanno deliberato l’estensione della misura del Piano Voucher Fase I alle famiglie meno abbienti risiedenti in tutto il territorio regionale.

Ricordiamo, infatti, che queste regioni, insieme a Lazio e Toscana, erano quelle che avevano limitato l’applicabilità della misura alle sole utenze localizzate in alcuni comuni.

Le risorse ancora disponibili, alla data della nota ministeriale (18/03/2021), ammontano a 4.162.723 per l’Emilia-Romagna, 1.493.527 per il Friuli-Venezia Giulia e 1.981.674 per la Liguria