Nuovo Dpcm: Prevale la linea dura. Stop alla circolazione tra Regioni. Ma sembrano essere previste anche alcune deroghe

Sul tavolo la chiusura di bar e ristoranti il 25 e il 26 dicembre e un pranzo in famiglia solo tra parenti stretti. Ma occorrerà aspettare ancora per conoscere il testo definitivo.

Il governo è al lavoro per definire il nuovo Dpcm che entrerà in vigore venerdì 4 dicembre.

Intanto le festività natalizie si avvicinano e sale l’attesa della popolazione di capire quali saranno le regole e le limitazioni che accompagneranno questo Natale 2020.

Voci di corridoio parlano di un quadro che sembra essere già abbastanza definito, anche se si attendono le ultime limature al testo.

Sembra essere salva la possibilità di trascorrere il pranzo del 25 in famiglia, ma si parla solo di parenti stretti. Anche se la raccomandazione è quella di festeggiare con persone conviventi.

Potrebbe essere confermata anche la possibilità di partecipare alla messa del 24 dicembre, ma con orari anticipati per non violare il coprifuoco che dovrebbe scattare alle 22.00.

Bar e ristoranti resteranno chiusi il 25 e il 26 dicembre. E sembrerebbe che la linea del governo sia quella di tenere serrati anche gli impianti sciistici, per i quali si cerca di raggiungere un accordo comune a livello europeo.

Sale l’attesa anche per i molti familiari che risiedono in Regioni differenti e si chiedono se potranno raggiungere i propri cari per trascorre assieme le festività.

L’intento di Palazzo Chigi è quello di evitare il “liberi tutti” già accaduto nel periodo estivo e sembra quindi voler varare un blocco della circolazione tra Regioni, anche per le zone gialle, con una deroga solo per i ricongiungimenti familiari dei parenti di primo grado e per evitare che gli anziani, durante le feste rimangano soli. Ma la linea dura non è d’accordo e  vorrebbe ridurre al massimo il rischio di contagio.

Per conoscere il contenuto definitivo del nuovo dpcm dovremo quindi attendere i prossimi giorni.