Verso l’oblio oncologico. Approvato in Commissione il nuovo testo di legge

Si avvicina alla conclusione l’iter di legge che punta all’oblio oncologico:dopo 10 anni dalla guarigione, chi ha avuto un tumore deve avere gli stessi diritti e opportunità di chi non ha mai affrontato una malattia oncologica

Mercoledì 28 giugno, la Commissione Affari Sociali e Salute della Camera ha approvato la proposta di testo unificato della legge sull’oblio oncologico. Una questione molto dibattuta da tempo e che vedeva l’Italia in ritardo rispetto ai tanti Paesi europei che si sono già dotati di questo strumento giuridico.
A oggi, infatti, anche a distanza di molti anni dalla completa guarigione, per chi è stato malato di tumore permangono grandissime difficoltà nell’accedere a prestazioni come il mutuo o il prestito, a stipulare assicurazioni e anche a ottenere l’idoneità per l’Adozione, come più volte sottolineato da Ai.Bi. ma anche da vicende personali di personaggi noti.

Oblio oncologico a 10 anni dalla guarigione. 5 per chi si è ammalato prima dei 21 anni

Secondo il nuovo testo di legge, che si spera possa diventare pienamente operativo già entro l’estate, dopo dieci anni dal termine delle cure, o dopo 5 anni per chi ha avuto un tumore in età pediatrica o prima dei 21 anni, gli ex-pazienti dovranno essere considerati completamente guariti e, quindi, con la stessa aspettativa di vita di chi non ha mai dovuto affrontare una malattia oncologica.
Si tratta di una legge davvero importante (si pensi, in particolare, a chi ha avuto un tumore da bambino e ne sia completamente guarito, per il quale, oggi, la malattia “non viene dimenticata”, segnandolo per tutto il resto della vita), che riguarda già oggi un milione di persone e alle quali se ne aggiungeranno a breve 3,6 milioni, prossimi a varcare le soglie di tempo previste per “l’oblio oncologico”. Secondo le stime, il loro numero è in crescita del 3% ogni anno.
Ha dichiarato a Vita Saverio Cinieri, presidente nazionale di Aiom Associazione italiana di oncologia medica: i guariti “devono godere degli stessi diritti nella vita di tutti i giorni: dall’affidamento di minori fino alla stipula di polizze sulla vita. Questo attualmente non accade ed arrivato il momento che l’Italia si adegui a quanto già previsto, a livello legislativo, in diversi altri Paesi Europei». Dove l’oblio oncologico è già legge: Francia, Lussemburgo, Olanda, Belgio e Portogallo hanno emanato leggi per garantire agli ex pazienti il diritto a non dichiarare informazioni sulla propria malattia.”
E a vivere una vita con i diritti e le opportunità di tutti gli altri. Compresa la possibilità di adottare.

[fonte Vita.it]