Adottare dopo il tumore. La battaglia di Carolina Marconi

Dopo aver sconfitto il tumore al seno, la showgirl ed ex concorrente del “Grande Fratello”, Carolina Marconi, sognava l’adozione. Ma ha dovuto affrontare un’altra sfida: quella contro le istituzioni per ottenere l’idoneità

Avevamo già raccontato la vicenda dell’ex concorrente del Grande Fratello e attrice, Carolina Marconiqui, che dopo aver superato e sconfitto il tumore al seno, aveva espresso il desiderio di adottare un bambino.
In un’intervista a “Il Messaggero”, l’attrice è tornata a parlare del difficile percorso intrapreso per cercare di realizzare il sogno di diventare madre adottiva.

L’iter per l’adozione dopo il tumore

“Il mio avvocato mi ha spiegato che in Italiachi ha avuto un tumore deve attendere almeno cinque anni dalla guarigione prima di cominciare l’iter per l’adozione. – Ha raccontato Carolina – Io, pur stando bene, non sono idonea perché, per il nostro stato, potrei avere una recidiva.”

Il diritto all’oblio oncologico

Dopo di che si è soffermata sulla questione dell’oblio oncologico.
Si tratta di una proposta di legge, per vietare di chiedere informazioni su malattie pregresse a 10 anni di distanza dalla completa guarigione.
Il primo obiettivo di chi si ammala di tumore è ovviamente guarire. Ma anche quando questo difficile traguardo è stato raggiunto, ci si trova di fronte ad altri problemi. Solo il fatto di avere avuto una malattia simile può creare infatti molte difficoltà. Anche per quanto riguarda l’adozione.
In molti paesi europei l’oblio oncologico è già legge, ma non in Italia.
“Credo sia un problema culturale. – ha affermato a riguardo, Carolina – Per anni le donne si vergognavano anche di parlare del loro tumore. Era vissuto con vergogna, in solitudine. Ma l’isolamento e la discriminazione da parte della società non aiutano”.

Il desiderio di una vita normale

“Se una persona guarita non può diventare genitore, non può tornare al lavoro, non ha accesso a un mutuo, è facile che cada in depressione ed è quello il momento in cui il tumore torna. – ha continuato l’attrice, nell’intervista – Noi dopo il tumore sogniamo solo una vita normale. È un nostro diritto e mi batterò fino a quando non ci verrà riconosciuto”.