Olimpiadi. Jessica Long e Toyota: l’adozione è la vera speranza di ogni bambino abbandonato

Lanciato in occasione del Super Bowl e ripreso per le Olimpiadi, lo spot Toyota racconta la storia di Jessica Long, bambina abbandonata in un istituto in Siberia, adottata e diventata una delle atlete più vincenti di sempre alle Paralimpiadi

Con l’inizio delle Olimpiadi, Toyota ha ripreso uno spot bellissimo, realizzato e lanciato in occasione del Super Bowl 2021, evento mediatico per eccellenza, più ancora che sportivo.
Lo spot racconta la vera storia di Jessica Long, nuotatrice paralimpica che ha debuttato nella competizione a cinque cerchi a 12 anni e ha raccolto un totale di 23 medaglie fino alle Olimpiadi di Rio.

Jessica Long: da bambina abbandonata a plurimedagliata olimpica

Un’atleta eccezionale che, se non fosse stato per il gesto di accoglienza dei suoi genitori adottivi, probabilmente non avrebbe mai avuto occasione di sbocciare. Perché Jessica Long era una bambina abbandonata in un istituto in Siberia: lo spot lo racconta attraverso delle bellissime immagini, che seguono la Long nuotare attraverso la sua storia. C’è, appunto, il dormitorio dell’istituto, e c’è lo squillo di un telefono, con il quale la responsabile dell’ufficio adozioni chiama una coppia di genitori in America e dice loro che ci sarebbe una bambina per la loro richiesta di adozione. Solo che questa bambina ha una rara malattia e le dovranno essere amputate le gambe: “So che è difficile sentirlo, ma la sua vita non sarà facile” – recita la responsabile.
Nel frattempo la Long nuota senza fermarsi e arriva, attraverso questo mondo ovattato immerso nell’acqua: si rivede bambina muovere i primi passi con le stampelle, mettere il costume da bagno per la prima volta… fino a raggiungere il soggiorno in cui sua mamma è al telefono a parlare di lei. E da lì, come spettatrice del suo futuro, la Long può sentire la mamma rispondere “Potrebbe non essere facile, ma sarà fantastico. Non vedo l’ora di incontrarla”. Poi si siede e prende la mano del marito.

Jessica Long e il diritto di essere figlio di ogni bambino abbandonato

Una scena semplice ma potentissima, che ben conoscono i tanti genitori adottivi che nella loro vita si sono trovati in situazioni analoghe ma che, forse, non è abbastanza conosciuta dal resto del mondo, per il quale i bambini abbandonati sono un argomento, quando va bene, buono per un’offerta in occasione del Natale o per una firma sul modulo del 5 x 1000.
Ogni bambino abbandonato, invece, ha un suo mondo e una sua storia che si porta dietro. La storia che ha davanti, invece, dipende quasi sempre dai gesti di chi si preoccupa per loro e, soprattutto, dà loro una possibilità per essere nuovamente figli.

Crediamo che ci sia speranza e forza in tutti noi” è il messaggio finale dello spot: la forza dei bambini abbandonati di andare avanti, nonostante tutto, e la forza delle famiglie che aprono il cuore e la casa all’accoglienza; a quel “diritto di essere figlio” di cui bisogna sempre ricordarsi. Come ha fatto Toyota, in maniera ammirevole, in questo spot eccezionale di cui tutti dovremmo essere grati.