Omicron 2: più contagiosa ma sintomi meno gravi. E i vaccini reggono

Il rialzo dei contagi è legato anche alla diffusione della nuova variante del virus Omicron 2: i sintomi rimangono lievi: mal di testa, raffreddore e mal di gola, cui si aggiungono nausea e problemi intestinali. Ma la protezione offerta dai vaccini non diminuisce

Il rialzo dei contagi a cui si sta assistendo negli ultimi giorni sembra essere legato (anche) alla diffusione della nuova variante del virus SARS-CoV-2, chiamata Omicron 2. Una variante che sta dimostrando di essere ancora più trasmissibile della precedente, che già aveva una contagiosità eccezionale rispetto alle prima varianti. A ribadirlo all’ADN Kronos è Marco Cavalieri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema (Agenzia europea del farmaco).

Omicron 2: più contagiosa ma sintomi in generale lievi

Il lato positivo della notizia è che dal punto di vista della pericolosità, la variante Omicron 2 non sembra essere peggiore della precedente, dando, in generale, sintomi piuttosto lievi. I principali sono quelli già conosciuti come mal di testa, dolori muscolari e stanchezza, raffreddore e mal di gola. Crescono, però, anche le segnalazioni di casi di diarrea, nausea e bruciore di stomaco, che con la precedente versione del virus risultavano meno presenti. Al contrario, sono sempre meno le segnalazioni di perdita di gusto e olfatto, una delle “spie” più evidenti e riconoscibili delle prime varianti del virus.

La protezione offerta dai vaccini rimane alta anche con Omicron 2

Notizia positive arrivano anche dal fronte dei vaccini, con la rassicurazione di Cavalieri di come, al momento, non ci siano evidenze di una maggiore capacità di Omicron 2 di “bucare” la protezione offerta dai vaccini. Anche a fronte di un evidente aumento dei contagi, infatti, la copertura offerta dai vaccini è ancora elevata e la pressione sul sistema ospedaliero rimane sotto controllo.
Alcuni studi iniziano a segnalare qualche cedimento della protezione con il passare del tempo, specie per i soggetti più vulnerabili: da qui l’esortazione a sottoporsi alla vaccinazione e alla somministrazione della dose booster per tutti coloro che sono idonei a riceverlo. Perché sebbene la cronaca sia stata travolta da altri argomenti e la bella stagione, con maggiori occasioni per stare all’aperto, abbia dimostrato di essere un alleato importante per contenere i contagi, la lotta contro il Covid non è per nulla finita.