Ora Kiki beve da sola: è il miracolo del SAD

bimba africa nostra 200Se una mosca le si posava sul nasino, aveva bisogno di un amichetto che scacciasse l’insetto. Se voleva bere, doveva aspettare che l’educatrice leggesse la sete nei suoi occhi lucidi. Quando non è a letto, se ne sta seduta su una sedia a vedere gli altri bimbi giocare. Ha cinque anni, Kiki. Soffre di paralisi spastica dalla nascita, ma è una bambina con tanta voglia di vivere. Ride non appena qualcuno le si avvicina ed è impossibile non donarle una carezza o un bacio.

Vive da sempre nel centro Colk, dove i bambini sono tanti e per le educatrici non è facile occuparsi delle necessità specifiche di ogni bambino. Ma Kiki ha più bisogno degli altri. Da qualche tempo la bimba segue delle sedute di fisioterapia, pagate grazie alla generosità di una famiglia italiana che sostiene a distanza la piccola.

E la sua condizione sta migliorando giorno dopo giorno. Già si vedono i primi risultati. Dopo tanta fatica, la bimba riesce a mangiare e bere da sola. Sostenuta, inizia a muovere qualche timido passetto. Ma la vera gioia è sentire la sua voce. Da pochi giorni ha iniziato a parlare e i suoi occhi si illuminano, quando riesce a relazionarsi con gli altri, soprattutto con gli amici. Che sempre più spesso la coinvolgono nei loro giochi.

Kiki è solo una degli oltre cento di bambini abbandonati ospiti del centro Colk, che vorrebbero poter esprimere tutte le loro capacità, ma hanno  bisogno di qualcuno che prenda a cuore il loro destino, e li faccia sentire amati. Come si fa a non farsi carico di questi bambini?  Se puoi, attiva un Sostegno a Distanza per i progetti di Amici dei Bambini nella Repubblica Democratica del Congo.