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Kenya. Trasformare l’abbandono in un lontano ricordo? Si può! Così Ai.Bi. ha riaccompagnato a casa la piccola Vasha

Non è mai troppo tardi, quando si tratta di famiglia. Nessun bambino, orfano o abbandonato, dovrebbe mai rinunciare alla speranza di poter contare sul diritto più importante dell’infanzia: quello di avere dei genitori che si prendano cura di lui. Ma soltanto con le proprie forze, come può un bambino solo ritrovare l’amore di una famiglia?

Verona. “Arrivederci Fernando”: a 5 anni accolto dal Brasile, a 30 un treno lo strappa dalla sua famiglia

Una brutta notizia ha squarciato il primo fine settimana di settembre in casa di Amici dei Bambini. Fernando Bruttomesso, un 30enne adottato in  Brasile da una famiglia veneta che si era affidata ad Ai.Bi. per accogliere un figlio, non è più tra noi. La sua vita terrena è stata spezzata sui binari della ferrovia di Dossobuono, in provincia di Verona.

Bambini senza infanzia

Fuggono dalla guerra. Trovano “rifugio” in Paesi che dovrebbero assicurare loro cure e istruzione. Sono invece sfruttati in fabbriche i cui prodotti arrivano sui nostri mercati. Si tratta di ragazzini, a volte poco più bambini, che giungono in Italia spesso da soli. Il 2015 è stato l’anno record dei profughi e dei migranti in Europa.

“Vuoi accogliere un bambino con l’adozione nazionale? Dai mandato ad Ai.Bi.!” Una provocazione, certo: ma interpreta una bella realtà

“Vuoi accogliere un bambino con l’adozione nazionale? Dai mandato ad Ai.Bi.! Tranquilli, non siamo impazziti. E non abbiamo dimenticato le normative sull’adozione vigenti in Italia. Ma quella frase – chiaramente scherzosa e magari anche un po’ provocatoria – fotografa bene una situazione assolutamente reale.

Siria. Il fallimento del G20: tra Usa e Russia nessun accordo per un popolo allo stremo. Mentre i grandi del mondo discutono, milioni di persone non hanno più acqua e cibo

“Mentre a Roma si discute, Sagunto cade”, era il disperato appello dei rappresentanti di una città assediata e afflitta da mesi di fame, lutti e violenze – Sagunto, appunto – al cospetto delle autorità romane che si limitavano a parlare senza riuscire a trovare una soluzione per una popolazione stremata.

Kenya, per i bambini sieropositivi dimenticare i cattivi ricordi diventa un’arte

Molti dei 75 bambini sieropositivi ospitati dal centro di accoglienza “Cottolengo”, con cui collabora lo staff di Ai.Bi. in Kenya, non riescono a esprimere i propri sentimenti sopraffatti dalla rabbia e dalla paura causate dalla malattia e dagli abusi subiti. Per aiutarli a regolare le proprie emozioni e ad accettare l’aiuto degli psicologi, Ai.Bi. ha creato all’interno della struttura una sala destinata all’arte terapia: così le paure, ansie, emozioni e ricordi dei bambini si trasformano in disegni e giochi colorati. Tutto questo è possibile grazie al Sostegno a Distanza.

Festival di Venezia 2016. Ai.Bi porta la tragedia dei bambini di Aleppo sul grande schermo. Il regista Bicicchi “Il cinema non può chiudere gli occhi davanti a un dramma come questo”

I media e il cinema in primis hanno il compito e la responsabilità etica e morale di documentare ciò che succede nel mondo. Il cinema non può chiudere gli occhi davanti a drammi come quello che si sta consumando in Siria: deve mettere a disposizione i propri mezzi di comunicazione e divulgazione, i propri strumenti per ragionare affinché non solo non vengano ignorate ma si intervenga concretamente per la loro risoluzione”.