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Kenya. È possibile trasformare la vita dei bambini disabili degli istituti? Ai.Bi. risponde con un training destinato agli operatori sociali

Si può fare di più. Non è solo l’incitamento di una nota canzone, ma anche il motto che anima Amici dei Bambini con l’obiettivo di raggiungere risultati migliori nell’interesse primo del minore. E’ per questo che Ai.Bi. Kenya ha organizzato un training destinato al suo stesso staff e al personale dei centri partner di Ai.Bi.

I ringraziamenti lo confermano: le bomboniere di Ai.Bi. uniscono l’eleganza con la solidarietà

Bomboniere ricevute! Bellissime ed eleganti! – dice Nicoletta -: Siamo contenti del prodotto e soprattutto di quello che l’associazione fa ogni giorno per i bambini abbandonati. In futuro saremo felici di collaborare di nuovo con voi”. “Buongiorno, ho ricevuto le bomboniere e i cartoncini, vanno benissimo per l’occasione! Vi ringraziamo per la cortesia e l’attenzione”, le fa eco Barbara, felice per i portachiavi che ha ordinato per il battesimo della sua bambina.

Dal Sud America al Salento: la doppia perfezione dell’accoglienza

Se 3 è il numero perfetto, in questo caso il suo doppio è il numero della gioia e dell’amore. Quella gioia e quell’amore finalmente ritrovati per i 6 figli adottivi arrivati dal Sud America (4 dal Cile e 2 dal Perù) nelle scorse settimane a cui il GFL di Ai.Bi. in Salento ha voluto dare uno speciale benvenuto sabato 9 luglio. Per loro è stata organizzata una festa con una quindicina di famiglie del GFL insieme a don Gerardo, l’assistente spirituale del gruppo salentino.

Fabrizio Gatti, un giornalista in affannosa e continua ricerca di “talpe” interne ad Ai.Bi. : peccato trovi sempre quelle sbagliate

“Se tanto mi dà tanto…” viene subito da pensare leggendo le prime righe del box “E l’ex sondaggista cambia versione” scritto da Fabrizio Gatti all’interno del servizio “Tutte le bugie dei ladri di bambini” pubblicato da L’Espresso venerdì 15 luglio. Già…perché fin dalle prime parole del riquadro si capisce che Gatti non fa affidamento su fonti di primo livello e attendibili nel momento in cui sbaglia nel riportare anche le più “innocenti” informazioni

Nostro figlio è molto attaccato all’ambiente domestico: ci dobbiamo preoccupare?

Siamo Giusy e Paolo, neogenitori adottivi di una bimba peruviana di 7 anni. Stiamo vivendo un periodo intenso e ricco di emozioni ma siamo preoccupati per alcuni suoi comportamenti. È con noi da due mesi e sin da subito abbiamo notato una caratteristica particolare: più che essere incuriosita dall’ “esplorazione” della nuova realtà in cui vive, preferisce restare in casa, nella sua stanza e con i suoi giochi. È un comportamento diffuso tra i figli adottivi?-Risponde Lisa Trasforini, Psicologa di Ai.Bi. (in foto)

Negato il diritto di replica al Comitato Genitori Rdc: “Fabrizio Gatti, quanto costa ammettere un errore?”

Sulla base dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio su “L’Espresso”, a firma del giornalista Fabrizio Gatti, il Comitato Genitori RDC protesta perché gli è stato negato il diritto di replica. Come si legge, infatti, sul sito del Comitato si racconta che nonostante abbia  varie volte cercato un contatto con il giornalista de L’Espresso per puntualizzare e chiarire le inesattezze contenute nell’articolo dell’8 luglio, e quindi esercitare il proprio diritto di replica, ciò non gli è stato concesso. Anzi di tutta risposta hanno ricevuto un’email “al vetriolo”.

Come è scoppiata questa guerra nelle adozioni internazionali? Sotto accusa l’incapacità di Silvia Della Monica a gestire la crisi del Congo

Dove è cominciata questa “guerra” che sta lacerando il mondo dell’adozione internazionale in Italia? Andando a ricostruire il recente passato la risposta appare quanto mai chiara: dalla pessima gestione della crisi relativa alle adozioni nella Repubblica Democratica del Congo da parte di Silvia Della Monica, vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali.

Abbiamo una data! Tra pochissimi giorni “quella porta” si aprirà anche per noi

Tra pochissimi giorni “quella porta” si aprirà anche per noi, e in queste settimane stiamo conoscendo la piccola attraverso incontri e parole di chi la frequenta. Così entriamo nel suo mondo prima ancora di conoscerla e, quando le diranno che sta per conoscere i suoi nuovi mamma e papà, potrà vedere che le persone di cui si fida già ci conoscono e già si fidano di noi: non saremo dei totali estranei, ma saremo già “presenti” nel cuore delle sue figure di riferimento, e quindi, di riflesso, dovremmo riuscire a entrare anche nel suo cuoricino…

La verità sui bambini di Goma. Le minacce degli incaricati della CAI alla direttrice dell’Istituto FED “Se un bambino dovesse morire, chi ne risponderebbe?”

Da qualche mese (da dicembre ad oggi) il mio Centro che ospita numerosi bambini orfani e in condizioni di vulnerabilità è oggetto di continui turbamenti arrecati dal sig. Arnold Kahemebe, che si presenta come avvocato insieme al sig. Charles Bashige che lo accompagna e che si presenta come rappresentante dell’organizzazione A.MA.A.MATU o de I Cinque Pani.