Romania. Ai.Bi. ottiene il riaccreditamento: per la prima volta varrà 2 anni. E dal 2016 i tempi per l’adozione internazionale sono più brevi

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Buone notizie per i bambini rumeni in attesa di una nuova famiglia. Anche per i prossimi 2 anni i loro genitori adottivi potranno arrivare dall’Italia tramite Amici dei Bambini. Ai.Bi., infatti, ha ottenuto il riaccreditamento a operare nel settore delle adozioni internazionali in Romania. Il documento è stato firmato il 1° settembre 2016  da Gabriela Coman, presidente dell’Autorità Centrale di Bucarest, ovvero l’Autorità Nazionale per la Protezione dei Diritti del Minore e per l’Adozione (Anpda), che opera in seno al ministero del Lavoro, della Famiglia, della Protezione Sociale e delle Persone Anziane.

Per la prima volta il riaccreditamento a seguire le procedure adottive in Romania sarà valido per 2 anni – quindi fino al 31 agosto 2018, contrariamente a quanto avveniva in precedenza, quando l’autorizzazione aveva valore annuale.

Nel 2013 le autorità di Bucarest hanno deciso di riaprire le adozioni internazionali, chiuse il 1° gennaio 2005. Nello stesso anno, Ai.Bi. ottenne il riaccreditamento a operare nel Paese, autorizzazione di cui Amici dei Bambini era in possesso già prima del momentaneo stop stabilito dal governo rumeno. Nel 2015 il primo bambino rumeno adottato da Ai.Bi. ha fatto il suo ingresso in Italia, mentre nei primi 8 mesi del 2016 altre 4 coppie che hanno conferito mandato al nostro ente hanno ricevuto l’abbinamento e sono ora in attesa di poter concludere l’iter adottivo in Romania.

La presenza di Ai.Bi. nel Paese è una grande opportunità. Ricordiamo infatti che la legge di Bucarest prevede che un bambino rumeno possa essere adottato all’estero solo da coppie miste (in cui uno dei due coniugi sia rumeno) o da coppie sue connazionali (ovvero in cui entrambi i coniugi siano rumeni). La popolazione proveniente dal Paese dei Carpazi e residente in Italia a fine 2015 superava il milione di persone. Facile capire, quindi, quanto possa essere probabile per un bambino rumeno abbandonato o orfano trovare una nuova famiglia nel nostro Paese.

Oltre a quelli legati alla nazionalità degli aspiranti genitori adottivi, quali sono i requisiti fondamentali per poter accogliere un bambino rumeno? Innanzitutto i coniugi devono essere sposati da almeno 3 anni o aver convissuto in modo stabile e continuativo prima del matrimonio per un triennio. Per quanto riguarda l’anagrafe, la differenza di età tra i coniugi e l’adottato deve essere compresa tra i 18 e i 45 anni. Ma è prevista un’eccezione: è possibile derogare a questo limite se la coppia adotta due o più fratelli, se esiste già un figlio naturale minore in famiglia o quando uno solo dei due coniugi supera il limite massimo di età di non oltre 10 anni.

Ma chi sono i bambini adottabili in Romania? Secondo la legislazione vigente, possono essere adottati all’estero i minori per i quali non si è trovata una famiglia adottiva nel loro Paese entro un anno dalla sentenza irrevocabile di approvazione dell’apertura della procedura di adozione nazionale. Fino al 31 dicembre 2015 questo termine era di 2 anni: un progetto di legge approvato il 16 settembre 2015 ha dimezzato questo periodo, rendendo di fatto più rapidi i tempi dell’adozione internazionale.