Other News

La verità sulla vicenda dei bambini di Goma. Il Tribunale: “La CAI deve astenersi dal violare le leggi del Congo. Fare pressione sugli orfanotrofi di Goma per indurli a violare le leggi e i regolamenti della Repubblica si fregia del disprezzo della sua sovranità”

A seguito dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio 2016 da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina ove si legge “Congo, italiani ladri di bambini”, Ai.Bi. Amici dei Bambini respinge al mittente l’accusa di nascondere la verità.

Dieci (prime) domande alla dr.ssa Silvia Della Monica in merito all’articolo de L’Espresso

In merito all’inchiesta “Ladri di bambini” pubblicata da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti, a nostro avviso gravemente compromessa da numerosissime inesattezze  (se non di inesattezze ma di vere e proprie calunnie si tratta, lo decideranno i giudici chiamati a valutare la querela che Ai.Bi. sta presentando), abbiamo dieci (prime) domande da porre alla dr.ssa Della Monica.

Siria. L’appello di Omar si unisce a quello di 13 milioni di persone: “Non abbiamo più nulla: neanche latte e pannolini per i bambini. Ciò che un tempo davamo per scontato, ora non lo è più”

Giochi, libri e quaderni di scuola, strumenti informatici. Sono alla portata di quasi tutte le famiglie. Eppure c’è chi lotta, ogni giorno, per garantire ai propri figli i beni di prima necessità. È il caso di Omar Yahya, un genitore come tanti che però vive in Siria, in un campo di sfollati a nord di Aleppo, dove ogni giorno lotta per garantire alla sua famiglia un po’ di normalità.

“Accogliendo un altro, in realtà tu accogli il Signore”

Famosissimo, e molto bello, è il Vangelo di questa domenica. Famoso, e altrettanto bello, è il racconto della prima lettura, dal libro della Genesi. Una scena, quest’ultima, che vede protagonista Abramo con la moglie Sara, «alle Querce di Mamre». «Nell’ora più calda del giorno», Abramo sta riposando, all’ingresso della tenda, vicino a Ebron, non lontano da Betlemme.  All’improvviso «egli alzò gli occhi e davanti a sé vide tre uomini».

Dovremo imparare ad attendere non con il nostro cuore ma con quello dei nostri futuri figli, che forse sono in istituto

Forse dovremo imparare ad attendere non con il nostro cuore ma con quello dei nostri futuri figli,che sono forse in un istituto o ancora nelle loro “famiglie” a subire chissà quale abuso o sofferenza,pensando e sognando un futuro migliore,senza sapere che qui c’è una coppia, come dici tu, che attende, nei suoi agi, nella sua quotidianità, di abbracciarli e amarli sperando di donargli quella serenità di bambino rubatagli dal destino…

Siria. Tra le macerie i bambini rivendicano uno dei loro diritti fondamentali: il gioco. Ai.Bi. li accompagna nella ricerca dei sorrisi perduti

Tra le macerie di un Paese lacerato c’è chi trova la forza e lo spirito di giocare: i bambini siriani delle aree più assediate della Siria, Damasco e Aleppo. Lo stato siriano, infatti, ha dichiarato un “regime di calma” di tre giorni in occasione dell’inizio della festa musulmana di Eid al-Fitr Amid.