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Migranti. Papa Francesco “Parrocchie e famiglie non abbiate paura: anche loro sono nostri fratelli e sorelle”

Superare la fase di emergenza, affrontare le cause delle migrazioni e le conseguenze che “imprimono volti nuovi alle società e ai popoli”. Tutto, tranne il silenzio e l’indifferenza, che diventano complicità quando si assiste “come spettatori”.  I migranti, persone in cammino, sempre più numerosi: sono loro al centro del messaggio di Papa Francesco, base di riflessione della “Giornata del migrante e del rifugiato”.

“Questa volta sì. E’ lei che avrei desiderato, ma non potevo ‘farla’ io”

Tutti sappiamo che oggi, 4 ottobre 2015, il Papa Francesco ha convocato, a Roma, il Sinodo Ordinario sulla famiglia. Molti vescovi, cardinali, laici, coppie, teologi, ‘convengono’ oggi a Roma, da Pietro, per ripensare il modo in cui noi cristiani oggi possiamo vivere e testimoniare la bellezza e la grazia, insieme alle fatiche e alle sfide, del sacramento del Matrimonio.

Così si potrà pregare anche in casa

Ma la Veglia di domani in piazza San Pietro alla presenza di papa Francesco – inizio ore 17 – sarà solo una delle modalità per far sentire la vicinanza delle famiglie ai padri sinodali. La Chiesa italiana invita infatti tutte le famiglie, da Nord a Sud, ad unirsi spiritualmente con chi è presente in piazza San Pietro.

Ritorna la voglia di adozione internazionale: in appena 6 mesi oltre 500 coppie hanno frequentato i corsi informativi di Ai.Bi. Grande successo dei “primi passi”

Questa sì che è una notizia: inaspettata anche! Nonostante la crisi delle adozioni internazionali con una diminuzione costante dal 2012 del numero delle adozioni realizzate ogni anno (oggi pari al 50% rispetto al periodo d’oro del 2010-11) e la latitanza della CAI (Commissione adozioni internazionali), le difficoltà burocratiche, i costi alti e i tempi lunghi, sembra proprio che stia tornando la voglia di adottare un minore straniero. A dimostrarlo sono timidi ma costanti segnali: uno fra tutti il numero  sempre maggiore delle  coppie che si avvicinano, per la prima volta, al mondo delle adozioni internazionali.

Basilicata. L’accoglienza si fa nei piccoli centri. Al via il primo sistema regionale in Italia per profughi

La Basilicata è la prima regione italiana a realizzare un sistema regionale di accoglienza per i rifugiati e i richiedenti asilo, con un «hub» di smistamento e prima accoglienza (per l’identificazione e un primo screening sanitario, con una capienza massima di cento posti) e un progetto di ospitalità diffusa nei comuni lucani, a partire dai centri storici.