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Adozioni internazionali. Pagano (Area Popolare). “Urge una revisione del sistema che porti allo snellimento dei tempi, delle procedure, delle attese e alla chiarezza e tracciabilità dei percorsi”

“L’adozione internazionale oggi ha un futuro o no?  L’Italia ha forse la coscienza addormentata? Certo, lo lascerebbero pensare le scelte politiche, culturali e mediatiche di questi decenni, che hanno favorito, tra le altre cose, la denatalità  nel nostro Paese”. A dichiararlo è il deputato Alessandro Pagano (gruppo Area Popolare) che è intervenuto al convegno.

Griffini (Ai.Bi.) : “Paesi che chiudono le adozioni internazionali? La responsabilità è delle Autorità Centrali dei paesi di accoglienza “

E’ corretto chiudere un Paese per paura che le adozioni internazionali si trasformino in un traffico di minori? Di chi è la responsabilità se un Paese di origine chiude le adozioni internazionali per traffico di minori? Delle autorità dei Paesi di origine, della loro mancanza di controllo, di eventuali connivenze o piuttosto delle autorità dei Paesi di accoglienza, dal loro mancato controllo sugli enti autorizzati?

Mazzarotto (Regione Lazio): “Welfare di comunità e collaborazione pubblico-privato: è dalle Regioni che può ripartire l’adozione internazionale”

Il freno alla fuga delle coppie dall’adozione internazionale è la creazione di un efficiente sistema di welfare basato sulla collaborazione tra pubblico e privato, che sappia accompagnare le famiglie nel loro percorso di accoglienza. È ciò che auspica Antonio Mazzarotto, dirigente delle Politiche Sociali della Regione Lazio.

Garcia (CORA) : “In Spagna le adozioni internazionali sono in caduta libera. Le grandi vittime sono i bambini ‘speciali’ che nessuno vuole: investire subito sulla formazione delle coppie”

In Spagna le adozioni internazionali sono in caduta libera. Tra il 2004 e il 2014 la diminuzione è stata del 79%. Se prima la Penisola Iberica occupava il secondo posto nella lista dei Paesi più accoglienti (dietro solo agli Stati Uniti), oggi è al quarto posto dopo Usa, Italia e Francia. A delineare questo quadro allarmante è Adolfo Garcia, Coordinatore CORA – Coordinadora de Asociationes en Defensa de la Adópcion y el Acogimiento, che è intervenuto al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro”che si sta svolgendo oggi (e continua domai) a Gabicce Mare.

Musavuli (Rdc): “Per fare aiutare l’Africa a credere nell’adozione internazionale i Paesi d’accoglienza rispettino le sue leggi”

Milioni di bambini vittime di un pregiudizio culturale. E la necessità che i Paesi di accoglienza aiutino quelli di origine a credere nell’adozione internazionale, offrendo loro garanzie di rispetto delle loro regole. Si può sintetizzare così la situazione dell’adozione internazionale in Africa secondo l’avvocato Martin Kasereka Musavuli Okende.

Natale de Camarago (Brasile): “I nostri bambini abbandonati due volte. Sempre meno quelli che vengono adottati dalle famiglie straniere”

Al Convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, che si sta svolgendo a Gabicce Mare (Pesaro Urbino), a parlare di crisi di adozioni internazionali non sono soltanto i Paesi accoglienti (Francia, Spagna, Repubblica democratica del Congo e Italia) ma anche quelli di origine come il Brasile.

Balestrucci (Friuli V.G.) e Malaguti (Emilia Romagna): “Sostegno alla genitorialità e qualità dei servizi per far rinascere la voglia di accoglienza”

La crisi dell’adozione internazionale non risparmia le regioni tradizionalmente più benestanti. Ne sono un esempio il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna, dove le istituzioni regionali si sono comunque impegnate in un’attenta analisi del fenomeno e nella ricerca di misure di sostegno alla genitorialità.

Luca e Laura (Famiglie per l’Accoglienza): “La nostra casa famiglia, esempio contagioso di vocazione all’accoglienza”

“Perché voi vi prendete cura di noi?” E’ una domanda ricorrente a casa di Laura e Luca, due coniugi genovesi che vivono ogni giorno la loro vocazione all’accoglienza. Tanto da non fermarsi al “semplice” affido, e neppure alla casa famiglia. Insieme ad altre coppie hanno costituito una vera e propria comunità di famiglie.