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L’amore è la migliore medicina!

L’ho incontrato appena messo in salvo dalla capitaneria di porto di Lampedusa, infreddolito e spaventato, mi si è presentato davanti con la coperta termica e un bicchiere di the caldo. Si atteggiava da adulto, il piccolo Habdi (nome di fantasia) 13 anni dichiarati, forse 11 reali. Per lui abbiamo subito […]

Family house. La lotta contro l’abbandono è un po’ come un gioco dell’oca. Bisogna lanciare i dadi mirando alla meta: il diritto di essere figlio

La lotta contro il male dell’abbandono è un percorso lungo, a volte tortuoso con imprevisti pronti a “saltare” fuori. Un iter nel corso del quale bisogna avere sempre ben fissa davanti a se stessi la meta: il bene del minore.  In nome del suo interesse superiore, non bisogna mai stancarsi di “lanciare i dadi”, fare 6, andare avanti senza mai scoraggiarsi quando un ostacolo costringe ad uno stop provvisorio. Proprio come il gioco dell’oca al quale  si sono ispirate le ragazze del Baby Interior Design.

Adozioni internazionali. Costi elevati e poco sostegno: In tre anni dimezzati gli arrivi

Eravamo i migliori, dopo gli Stati Uniti. Sul fronte delle adozioni internazionali rappresentavamo un modello. E a un certo punto, dal 2008 al 2011, mentre gli altri Paesi già risentivano della crisi (la Norvegia è crollata del 90% in dieci anni), per l’Italia cominciava un quadriennio da record con una media di quattromila adozioni l’anno. Gli ultimi dati, non ufficiali, ci aprono uno scenario diverso.

Giovanardi (Ap): “Una scena di umorismo surreale sulle adozioni interpretata da un Vice ministro della agricoltura” (E il vice ministro annuisce)

“Non me la prendo con lei, vice ministro Olivero; lei ha letto probabilmente quello che la dottoressa Della Monica ha scritto, perché non può essere altrimenti, visto che sono state ripetute in tutto l’intervento una serie di menzogne“. Non usa mezzi termini il senatore Carlo Giovanardi (gruppo Area Popolare) commentando la risposta, data il 05 marzo dal Governo.

Melissa Satta. “La festa della donna un’occasione per stare al fianco delle mamme ucraine”

Trasformare la festa delle donne in un’occasione per stare al fianco di quelle che a causa di guerre e povertà sono state private di tutto e sono costrette a “combattere” ogni giorno una battaglia per la sopravvivenza. Dalla prima celebrazione della festa della donna (1909 negli Stati Uniti) sono state fatte molte conquiste ma ci sono ancora Paesi come l’Ucraina dove, invece,  è una conquista non sentire la deflagrazione di una bomba o  il boato di un’arma da fuoco.