Ancora pochi fondi per così tanti bisogni

25032015blogMentre il cessate il fuoco in generale continua a tenere, i bisogni umanitari restano elevati in tutta l’Ucraina. Mine inesplose ed esigenza di sanificare il territorio, la povertà e le esigenze di migliaia di famiglie specialmente delle zone fuori dal controllo governativo ( o occupate) di avere un reddito, la scarsità di finanziamenti che al momento sono stanziati per coprire le previsioni di spesa ipotizzate dalle agenzie internazionali. Questi sono i temi che emergono dall’ultimo bollettino “di guerra” di United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA).
C’è bisogno di sicurezza, di farmaci e alimenti soprattutto perché le persone non se li possono permettere e gli aiuti non arrivano ovunque per mancanza di fondi. Solo il 15 % dei 361 milioni di dollari previsti sono al momento stati stanziati.
Gli IDPs registrati, secondo il Ministero delle Politiche Sociali ucraino, sono arrivati a 1.151.581 cui vanno aggiunti i quasi 750 mila che hanno chiesto asilo in altri stati, per lo più la Russia. La signora Ms. Afshan Khan, Director dell’Office of Emergency Programmes di UNICEF ha condiviso che 1,7 milioni bambini sopportano il peso dell’emergenza, compresi 140 mila che sono stati sfollati. Ha avvertito che i numeri degli spostamenti è probabile siano “molto più alti”, perché le persone, e in particolare i bambini, sono riluttanti a registrarsi come ‘sfollati’ per paura di perdere il diritto alle case da dove sono fuggiti. La fascia dei bambini sotto i 5 anni rimane la fascia individuata come più vulnerabile tra gli IDPs (Forum delle ONG e ACAPS, 2015). Specialmente nelle zone occupate sono ancora alte le necessità di alimenti per neonati e acqua.
Esiste una vera emergenza acqua nei territori non controllati dal governo, con episodi in cui si assiste, sembra, ad un vero e proprio commercio illegale.
Le aree di Kharkiv e Zaporisha che sono state dallo sorso febbraio oggetto di monitoraggio da pare di AiBi si confermano come le principali destinazioni degli spostamenti di profughi interni provenienti dalle zone di Donetsk e Luhans’k . Da qui l’esigenza sempre presente di ricoveri e cibo.
Vi lasciamo con un pensiero di una di loro: ”La situazione é complicata anche perché non eravamo preparati alla guerra. Le risorse e le capacità d’aiuto alle vittime sono limitate. Ma siamo sicuri che unendoci ce la faremo

Stefano

 

Ai.Bi. ha lanciato la campagna Emergenza Minori Ucraina per garantire cibo, salute e gioco a 8.000 bambini ucraini. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa e per dare il tuo contributo, visita il sito dedicato.