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Adozioni in Congo: i genitori, perché la Cai tace?

“Decine di bambini già da tempo adottati da coppie italiane attendono di abbracciare i loro genitori a Kinshasa. Ma la Commissione adozioni continua a mantenere un silenzio assoluto su trattative e contatti. E mentre negli altri Paesi che hanno adottato in Congo montano le proteste, da noi le coppie si sentono abbandonate. E chiamano i giornali”.

Welfare, tutte le novità per il 2015

Ecco in dettaglio tutte le novità che interesseranno le famiglie italiane nel 2015 relativamente al settore delle politiche sociali e, in particolare, alle misure inerenti le coppie che hanno nuovi figli, biologici o adottati. Ne parla in questo articolo, che riportiamo integralmente, pubblicato mercoledì 7 gennaio 2015 su “l’Avanti” a […]

Partito il forno di Ai.Bi. a Binnish: bambini in fila per ricevere il pane donato.Oltre due tonnellate di pane al giorno

Per i bambini di Binnish, in Siria, il nuovo anno comincia all’ insegna della speranza: è infatti partita ufficialmente la produzione di pane nel forno supportato da Amici dei Bambini e gestito in collaborazione con l’Associazione Syrian Children Relief, che darà da mangiare a centinaia di famiglie povere nella provincia di Idlib. Si tratta di uno degli interventi più importanti e ambiziosi che Ai.Bi. sta realizzando a sostegno della popolazione siriana. Il progetto prevede anche la distribuzione di latte in polvere a circa 2.500 bambini a rischio malnutrizione, e si pone come obiettivo primario quello di assicurare beni alimentari di prima necessità alle comunità locali più duramente colpite dal conflitto.

Lettera di una mamma a tutti i bambini “diversi”

“La diversità non è sinonimo di pericolo, la diversità è sintomo di unicità e ogni essere umano è irripetibile perché Dio lo ha voluto e lo vuole così, ora”. Così inizia la lettera di AliceAnn mamma di Jameson, affetto da craniosinostosi: una malformazione della struttura cranica che determina uno sviluppo anomalo del cervello e può causare deformità craniche e ritardi mentali.

Arcivescovo di Bologna Caffarra: il dono dell’adozione e i diritti dei bimbi

La persona non è un bene di cui posso disporre anche se, in questi tempi, sembra di poter dire che oggi il figlio più che un dono atteso, sia un diritto da programmare. Questa la raccomandazione consegnata dall’Arcivescovo nella veglia di preghiera che domenica ha riempito la cattedrale nell’occasione della festa della sacra famiglia tematizzata sul grido dell’abbandono di migliaia di bambini, pronti per essere adottati nelle famiglie italiane.

Non c’è un adoptionact: adozioni internazionali addio

“Lasciate ogne speranza, voi ch’ intrate”:  così recita il famoso verso lapidario con cui inizia il viaggio nell’Inferno di Dante. Poche parole con cui Virgilio, guida del Sommo Poeta, inizia a spiegare il luogo nel quale si trovano, l’Antinferno. Non ce ne voglia il Sommo Poeta se prendiamo in prestito il verso finale dell’illustre terzina della Divina Commedia, ma a leggere la lettera di Matteo Renzi a tutte le democratiche e i democratici, quello di lasciare ogni speranza è l’ “invito” o meglio l’ “avvertimento” rivolto a tutti i bambini abbandonati nel mondo la cui unica forma di salvezza e di riscatto sta nell’adozione internazionale. Nella lettera, infatti, non c’è alcun accenno all’accoglienza e alla sua forma più nobile: l’adozione internazionale.

La nave dei bambini abbandonati: 70 minori stipati negli slot dei maiali. Ora che fine faranno?

Inizia male il 2015 per i minori che arrivano sulle coste italiane senza genitori alla fine di veri e propri viaggi della speranza. E’ di questi giorni, infatti, la storia dei 70 bambini siriani, provenienti da Aleppo, “sbarcati” a Corigliano, provincia di Cosenza, sul mercantile Ezadeen battente bandiera turca, partito dal porto di Antalya carico come un uovo e lento come una carretta.  In questo mercantile, i bambini (tutti sotto i 16 anni di età) hanno viaggiato stipati negli slot dei maiali e delle mucche.

Come si presenta la domanda del voucher per l’infanzia?

Sono una neomamma adottiva che nel mese di novembre ha potuto finalmente accogliere un bambino sudamericano di 10 mesi. Io e mio marito abbiamo deciso di compiere questo gesto d’amore, ma ora, gestendo un’attività in proprio per la quale è necessaria la presenza contemporanea di entrambi, non possiamo rinunciare alle nostre ore di lavoro giornaliere.  Faccio ancora in tempo a presentare domanda per ottenere questo bonus? Risponde Antonio Crinò, direttore generale di Ai.Bi.

Marocco. Orfani collocati negli stessi centri dei delinquenti

In Marocco bambini orfani o vittime di abusi si ritrovano a volte in centri destinati a delinquenti e criminali. La causa? Molte volte la superficialità (dettata da ignoranza) dei giudici dei Tribunali per i Minorenni. Non hanno nulla da rimproverarsi, perché devono vivere questo calvario?” si domanda Fatima El Ouafy, vicepresidente dell’associazione Osraty. “Loro” sono i bambini affidati dal Tribunale perché sono stati vittime di violenza all’interno della loro famiglia, o perché i loro genitori sono in carcere. Nessuna colpa, dunque, da espiare: non hanno commesso alcun crimine o reato eppure si ritrovano in questi centri a stretta sorveglianza, normalmente destinati a minorenni “in conflitto con la legge o in situazione difficile”.