Parigi. Manifestazione di famiglie in attesa per i loro bambini adottati in Congo

congoRiportiamo integralmente il testo dell’articolo pubblicato giovedì 13 novembre da  www.franceinfo.fr a firma di Benjamin Illy.

Più di 300 persone hanno manifestato il 13 novembre mattina a Parigi prima davanti all’Ambasciata della Repubblica Democratica del Congo e poi al Quai d’Orsay (dove ha sede il Ministero degli Esteri ndr). Il motivo? La Repubblica Democratica del Congo ha congelato tutte le procedure di adozione dal 2013.

L’angoscia di un centinaio di famiglie francesi in attesa per i loro figli adottati nella Repubblica democratica del Congo: alcuni contano i giorni dal 2011. Più di 300 persone provenienti da tutta la Francia hanno manifestato chiedendo che finalmente i bambini si ricongiungano ai loro genitori adottivi.

Dal settembre 2013, il Congo ha congelato tutte le procedure, a seguito di “abusi e maltrattamenti” in alcuni Paesi, ma non in Francia, ha precisato l’Ambasciata congolese a Parigi. E anche se le famiglie non hanno nulla di cui vergognarsi, vivono questa separazione come un dramma.

Il problema riguarda precisamente 125 bambini e 102 famiglie. Tutti i documenti sono in ordine, ma manca una cosa: il permesso di lasciare il territorio congolese. A Kinshasa le domande sono “congelate” dal settembre 2013.

Queste famiglie fanno pressione anche sul Ministero degli Affari Esteri francese, per risolvere la situazione attraverso i canali diplomatici che hanno già dimostrato l’ anno scorso di potere ottenere il permesso di uscita per quindici bambini. Permessi concessi a seguito di deroghe accordate con il contagocce.

FONTE : http://www.franceinfo.fr/