Pensioni: a luglio assegno fino a 250 euro più ricco

L’INPS ha comunicato il via libera all’erogazione all’aumento pensioni minime deciso dal governo. Per chi ha più di 75 anni, l’assegno aumenta di 35 euro al mese. A luglio arriveranno anche gli arretrati per una cifra che può arrivare a 250 euro in più

Il tema delle pensioni è da sempre molto “caldo” e, con il continuo avanzare dell’età media della popolazione italiana, è destinato a diventarlo sempre di più. Non fa eccezione il Governo Meloni, che da subito si è molto speso sul tema, varando un aumento per le pensioni minime che si aggiunge alla rivalutazione dell’assegno in base all’inflazione. Quest’ultima, fissata al 7,3%, è partita già dal mese di gennaio. L’aumento “extra”, invece, arriverà concretamente a partire dall’assegno del mese di luglio, ma il suo valore è anch’esso applicato da gennaio. Finora non era stato applicato per dare modo all’INPS di completare i conteggi e predisporre tutta la “macchina organizzativa”. Ora tutto è pronto e, dunque, l’emissione prevista a luglio comprenderà anche tutti gli arretrati a partire dal mese di gennaio.

Aumenti pensioni minime fino a 35 euro al mese

L’aumento, come detto, riguarda le pensioni minime, ma non viene applicata in maniera uniforma per tutti. Per i pensionati con meno di 75 anni l’aumento (oltre, ripetiamo, a quello relativo alla rivalutazione su base inflazione, già calcolato ed erogato) è di appena l’1,5%, per un importi di circa 8,50 euro al mese. A luglio, tenendo conto degli arretrati, l’assegno potrà quindi contare su un “bonus” di circa 60 euro, mentre da agosto in poi la cifra della pensione minima per i minori di 75 anni si attesterà a 572,74 euro.
Per chi ha più di 75 anni, invece, l’aumento è ben più corposo e vale il 6,4% in più, per un importo mensile che a regime varrà 599,82 euro. Si tratta di un aumento di circa 35 euro al mese e che, dunque, a luglio, potrà garantire ai titolari di pensione minima un pagamento aggiuntivo di circa 250 euro!
Va sottolineato, infine, che questo aumento straordinario deciso dal governo non coinvolge tutti i pensionati, ma solo gli ex lavoratori che hanno versato i contributi. Non viene applicato, dunque, a chi riceve una pensione di tipo assistenziale (ai quali è stato invece riconosciuto l’adeguamento dovuto all’inflazione).