Inflazione alle stelle: in arrivo ad ottobre la rivalutazione delle pensioni

Con il decreto Aiuti bis il governo ha previsto, per i titolari di pensioni fino a 2.692 euro, l’anticipo del 2%, della rivalutazione che spetterebbe nel 2023

Non sembra volersi arrestare in Italia, così come in Europa, la corsa al rincaro dei prezzi. Secondo i dati di Eurostat riportati dall’Ansa, Il tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro, nel mese di luglio si è attestato all’8,9%, nel mese di giugno è stato dell’8,6%, mentre un anno prima era del 2,2%.

Contro la morsa dell’inflazione, per proteggere il potere d’acquisto dei pensionati lo Stato ha pensato ad una rivalutazione degli assegni mensili effettuata in base al criterio di indicizzazione per quote e scaglioni (ossia progressiva). A parlarne è il quotidiano “Il Messaggero” che fornisce il calendario degli aumenti, con un primo ad ottobre e a seguire uno “più sostanzioso” a gennaio 2023.

Come funziona?

A rilevare l’aumento del costo della vita e quindi l’indice di inflazione da tenere in considerazione per la perequazione delle pensioni, ci pensa l’Istat. L’obiettivo chiaramente è quello di proteggere il potere d’acquisto dei pensionati!

Quest’anno si recupererà l’inflazione individuata nel 2021, pari a 1,9%, mentre nel 2023 quella del 2022, che, a ben guardare la situazione attuale si attesterà su percentuali molto più alte.

Il sito web Pensioni oggi, spiega che, il modulo di perequazione attualmente vigente (art. 1, co. 478 della legge n. 160/2019) prevede la rivalutazione piena dell’importo rispetto all’inflazione (100%) per i trattamenti pensionistici sino a quattro volte il trattamento minimo (assegno sociale). Il 90% per i trattamenti pensionistici compresi tra quattro e cinque volte il Trattamento minimo e il 75% per i trattamenti pensionistici superiori a cinque volte l’assegno sociale.

Cosa succede ad ottobre

Ad ottobre, quindi, ecco in arrivo, per i titolari di pensioni fino a 2.692 euro, un anticipo del 2%, sulla rivalutazione che sarà erogata nel 2023. Misura prevista dal decreto Aiuti bis. “Si applica da ottobre a dicembre – sottolinea il Messaggero- comprendendo la tredicesima e dunque per quattro mensilità”. Ad affiancarsi a questa anche il conguaglio, pari allo 0,2% dell’inflazione 2021.

Sno coinvolti nel meccanismo di rivalutazione tutte le pensioni dirette (pensione di vecchiaia, pensione anticipata) sia quelle indirette (pensione ai superstiti) erogate dalla previdenza pubblica, da FPLD, dalle gestioni dei lavoratori autonomi, dalle gestioni sostitutive, esonerative ed esclusive e da quelle integrative o aggiuntive.