Per questo Natale vorrei aiutare un bambino vittima della guerra. Come posso fare?

Cara Ai.Bi., buongiorno!

Mi colpiscono molto le notizie che leggo (raramente) sulle tante guerre civili che si combattono in giro per il mondo: conflitti che provocano sempre migliaia di vittime innocenti, in particolare bambini. Non avendo molti mezzi economici, purtroppo, non posso elargire molte donazioni, ma in occasione del Santo Natale vorrei fare un piccolo sacrificio e aiutare almeno un bambino che, a causa della guerra, ha perso tutto. Tra le vostre iniziative, ce n’è qualcuna in questo senso?

Grazie,

Tommaso

MACCHINA DA SCRIVERECaro Tommaso,

innanzitutto grazie per la tua generosità: sapere che ci sono persone semplici, anche con possibilità economiche non molto elevate, che pensano ai bambini più sfortunati e desiderano fare qualcosa per loro, è sempre occasione di grande esempio e incoraggiamento anche per noi di Amici dei Bambini che continuiamo determinati nella nostra missione a sostegno dell’infanzia più fragile.

Come hai detto bene tu, purtroppo, si legge e si sente parlare molto raramente delle tante guerre che ancora insanguinano molti Paesi del mondo. Tra queste c’è una guerra dimenticata, di cui ci si sta ricordando un po’ solo raramente a causa delle terribili notizie che ci arrivano a proposito degli atti terroristici che vengono compiuti: stiamo parlando della guerra in Siria dove in questi tre anni è stato raggiunto un numero incredibile di vittime tra i bambini: 11.400 quelli uccisi durante il conflitto, ma sono innumerevoli quelli feriti, nel corpo e nell’anima.  La metà dei rifugiati siriani nei paesi limitrofi sono minori, 740.000 hanno meno di 11 anni.  All’interno della Siria, oltre 3 milioni di bambini sono sfollati assieme a quel che resta della loro famiglia., o da soli.  Ecco perché Ai.Bi. non poteva restare a guardare di fronte a questa vera emergenza umanitaria e ha lanciato “Io non voglio andare via!”, la campagna di Sostegno a Distanza di Ai.Bi., realizzata in collaborazione con l’associazione Syrian Children Relief, mirata proprio ad aiutare 5 mila piccoli siriani e le loro famiglie affinché possano rimanere nei loro villaggi situati nella provincia di Idlib: Binnish, Sarmin e Taftanaz e nel campo profughi di Bab Al’Hawa.

Grazie a questa campagna, caro Tommaso con il tuo contributo (che può oscillare dai 10 ai 100 euro), Ai.Bi. potrà garantire:  sostegno alimentare attraverso la costruzione e la gestione di un forno e la fornitura di latte; assistenza sanitaria tramite la fornitura di medicinali e il sostegno al personale medico di 4 ospedali locali; sostegno al personale insegnante e fornitura di attrezzature e materiale scolastico; fornitura di combustibile per il riscaldamento; gestione di una “ludoteca sotterranea” per garantire la totale sicurezza dei bambini.

Ma Amici dei Bambini è impegnata costantemente anche in altri scenari di crisi. Da circa un anno, anche l’Europa è insanguinata da una guerra: quella in Ucraina. Qui Ai.Bi. è presente con il suo progetto di Volodarka, con lo scopo di garantire il diritto allo studio e la possibilità di ricevere cure mediche specialistiche a tanti bambini orfani o provenienti da famiglie disagiate, che sono andati aumentando vertiginosamente proprio a causa del conflitto. A Volodarka, Ai.Bi. gestisce una ludoteca, fornisce sostegno psicologico, attività di socializzazione, di accompagnamento per i ragazzi più grandi a di sostegno alla reintegrazione familiare per i minori.

Attivando un Sostegno a Distanza, potrai garantire ad un bambino siriano di rimanere nel proprio Paese e di avere il necessario per crescere e a un bambino ucraino la possibilità di studiare e di essere curato adeguatamente. Oggi, quindi, più che mai il tuo sostegno è prezioso: puoi aiutare le piccole vittime di guerra, a cui è stato negato il diritto di crescere ed essere figli.

 

Grazie per il vostro interessamento,

Ufficio Stampa di Ai.Bi.