Perché gli italiani sono così poco propensi al lascito solidale? Sono poco generosi o impauriti?

Cara Ai.Bi,

sul vostro sito mi è capitato di leggere del lascito solidale. Ritengo che quest’ultima sia un’ottima soluzione per definire a chi donare parte del proprio patrimonio e, personalmente, sarei intenzionato a praticarla quando deciderò di fare testamento. So che, però, in Italia quella del lascito solidale è una scelta ancora poco praticata, soprattutto in rapporto con altri Paesi occidentali. A cosa è dovuta questa scarsa propensione degli italiani alla solidarietà post-mortem? Poca generosità o giustificata sfiducia verso gli enti beneficiari delle donazioni?

Grazie per l’attenzione,

Maria

 

MACCHINA DA SCRIVERECara Maria,

ringraziandoti per l’attenzione rivolta al sito della nostra associazione, ti rispondo con piacere. In effetti, l’Italia è ancora un po’ indietro rispetto ad altri Paesi nella pratica del lascito solidale. Questo non è dovuto però a una scarsa propensione dei nostri connazionali alla beneficenza, bensì a una certa resistenza al testamento in generale. Secondo una recente ricerca statistica, infatti, l’80% degli italiani non ha mai preso neppure in considerazione l’idea di mettere nero su bianco le proprie volontà e il 60% non ha intenzione di farlo neppure in futuro. Solo una piccola percentuale, pari all’8%, ha già sottoscritto un testamento. All’estero la situazione è molto diversa: negli Stati Uniti coloro che hanno già espresso le proprie volontà sono il 50% e in Gran Bretagna addirittura l’80%.

Ciò che incoraggia, dal punto di vista della solidarietà, è che, nonostante questi dati decisamente bassi che caratterizzano il nostro Paese, la percentuale di coloro che hanno scelto di donare in beneficenza tutto o parte del proprio patrimonio è in continuo aumento. Negli ultimi 10 anni i lasciti solidali sono aumentati del 10-15%. Gli italiani, quindi, sono tutt’altro che poco generosi.

Certo si potrebbe fare di più. E questo dipende fondamentalmente da un problema di scarsa o inefficace comunicazione. Il 45% delle persone intervistate nel corso della ricerca ha dichiarato di non aver mai sentito parlare di questa possibilità. Molti, invece, sono impauriti: dicono di non aver ricevuto informazioni precise, pensano che si tratti di un gesto riservato solo alle persone benestanti, non sanno di poter donare anche solo una piccola somma di denaro o un oggetto personale. Tanti aspiranti donatori non sanno a chi rivolgersi o credono che la semplice richiesta di informazioni costituisca già un impegno irrevocabile.

Invece scegliere il lascito solidale è facile e sicuro: è un gesto d’amore alla portata di tutti. Per questo Amici dei Bambini ha lanciato un proprio sito internet apposito, che fornisce tutte le informazioni necessarie per poter comprendere con precisione che cosa sia un testamento solidale e, con esso, donare un sorriso a chi non ce l’ha.

Un caro saluto,

Ufficio Stampa Ai.Bi.