Perché le coppie revocano i loro mandati ad un ente?

Apprezzo la campagna per la trasparenza che Amici dei Bambini sta conducendo. Onestamente, credo che insieme agli altri dati, anche quello delle annuali revoche del mandato abbia una sua rilevanza, nell’ottica di una totale trasparenza. Certo, i motivi per cui una coppia rinuncia dopo aver dato mandato sono tanti, e il più delle volte è perché arrivano figli biologici o in adozione nazionale. Oppure possono subentrare problemi economici, ma sovente ci sono anche difficoltà di varia natura con l’Ente (e mi riferisco ovviamente alla generalità degli Enti, non a uno in particolare). Chi frequenta i vari forum ne sente diversi di questi casi, tutt’altro che isolati. Ora, se è difficile spiegare nel dettaglio un dato del genere, non è neppure corretto ometterlo. Perché è comunque un dato importante, e va letto insieme a tutti gli altri: numero di coppie in attesa, di adozioni concluse, ecc…

Grazie,

Raffaella

 

IRENEBERTUZZIGentile Raffaella,

grazie per il sostegno che dà alla nostra campagna. La riteniamo una doverosa battaglia di civiltà. Quanto alla sua richiesta, provo a motivarle la scelta di non includere il dato relativo alle revoche del mandato. La nostra trentennale esperienza ci dice che le revoche dovute alla rottura del rapporto di fiducia tra ente autorizzato e aspiranti genitori adottivi sono davvero minime (almeno per quanto ci riguarda). Le ragioni più frequenti delle revoche sono altre: come scrive correttamente Lei, possono essere legate all’arrivo di figli biologici o adottati attraverso la nazionale. Oppure possono nascere da problemi economici. Le aggiungo che nella casistica non mancano purtroppo lutti e separazioni. Per cui, si renderebbe necessario affiancare ad ogni revoca, anche la ragione della stessa. Il rischio sarebbe viceversa di offrire una disinformazione. Un lettore poco attento o semplicemente estraneo alle dinamiche degli enti autorizzati potrebbe leggere il dato con il pregiudizio che un ente che presenta in un anno tante revoche sia un ente che lavora male. E magari non è così. Cordiali saluti,

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.