Perù. La bellezza dell’accoglienza: “L’adozione non mi fa diverso”

peruIn occasione del 25mo anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo, il Ministero delle Donne e delle popolazioni vulnerabili (MIMP) del Perù ha premiato i sei vincitori del concorso rivolto alle scuole su “L’adozione non mi fa diverso”, il cui scopo è sensibilizzare, tramite la realizzazione di vignette, la società per sradicare i miti e gli stereotipi sulle famiglie adottive.

“Cerchiamo di promuovere i benefici che l’adozione comporta  sia per i bambini che per le famiglie“, ha detto il capo di MIMP, Carmen Omonte. Il ministro ha, quindi, illustrato i temi affrontati dal lavoro dei vincitori.

“La loro visione è molto profonda – ha aggiunto il ministro -. Dal punto di vista delle famiglie, gli studenti hanno illustrato il dilemma delle famiglie di fronte alla decisione di accogliere un nuovo membro in casa. Per quanto riguardai bambini e adolescenti hanno esposto i problemi del bullismo, i pregiudizi e discriminazione”.

Il primo premio è stato vinto da Sulcenti Marcelo de la Torre, che frequenta la 5 classe (scuola secondaria) nel quartiere di Santa Rosa di San Isidro. Mentre al secondo e al terzo posto sono arrivati Madeleine Camila Valle, studente di quarta secondaria CEN Alfonso Ugarte di San Isidro e Piero Cespedes, 5 IEP secondario San José de la Perla.

“Gli studenti sono riusciti a comunicare i messaggi di rispetto e di solidarietà con le famiglie adottive – ha precisato il ministro Omonte -, che era l’obiettivo principale del concorso. Sono state, inoltre, assegnate tre menzioni d’onore Massimo Sulcenti de la Torre (Good Shepherd College di Surquillo), Maria Elena Salazar (Colegio Mayor Secondary Chaclacayo) e Bruno Martin Santos (IEP San José de la Perla)”.

La giuria era composta da Omar Zevallos, celebre fumettista e giornalista; Rolando Carrillo, membro della Associazione Peruviana di famiglie adottive Ruruchay; e Alejandro Reyes, MIMP comunicatore.

Il MIMP pubblicherà le vignette vincenti per continuare a promuovere una cultura di adozione in Perù, e quindi “rendere la società in grado di capire che le vere famiglie unite da legami affettivi ed emotivi sono più forti del sangue stesso”.

Il ministro Carmen Omonte ha annunciato, infine, che la prossima edizione del concorso avrà una portata nazionale e avrà lo scopo di incoraggiare le adozioni di fratelli e dei bambini con disabilità.