Più programmi, meno politica: ecco la ricetta del Pd per l’infanzia

PD INFANZIA“I bambini non votano” recita un detto diffuso negli ambienti della politica e dei suoi commentatori. Una frase che spiega, ma non può certo giustificare, il perché troppo spesso l’infanzia sia tenuta ai margini dei programmi politici. Della scarsa attenzione di cui godono, nei palazzi del potere,  le necessità delle fasce più giovani della popolazione si parlerà venerdì 7 marzo nell’ambito dell’incontro organizzato dal Partito Democratico con le associazioni e gli enti che lavorano con l’infanzia. La tavola rotonda, che si svolgerà presso la sala conferenze della Direzione Nazionale del Pd, sarà diretta dal responsabile nazionale scuola e welfare del Pd Davide Faraone e dalla referente delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza del Pd Vanna Iori.

La discussione partirà da un dato che dovrebbe far riflettere: l’Italia destina all’infanzia solo l’1,1% del Pil, meno della metà della media europea. Un “furto di futuro” per migliaia di bambini che rappresenta un danno sia economico che sociale. I costi sostenuti per i cittadini più piccoli, infatti, non devono essere visti come spese, ma come investimenti per il futuro. “Creare opportunità educative – si legge nel comunicato degli organizzatori – fa crescere l’Italia, perché l’educazione non è una questione privata: è sempre pubblica e politica”.

Da parte sua il Pd afferma di voler rilanciare le politiche per l’infanzia, mettendo in agenda azioni concrete su più versanti, dalle istituzioni educative a quelle giuridiche, dalla genitorialità agli spazi urbani per il gioco, l’aggregazione, lo sport, l’animazione, al fine di prevenire le vecchie e nuove povertà infantili.

Amici dei Bambini, che sarà presente all’incontro del 7 marzo con una sua rappresentanza, confida che questi propositi di traducano, in tempi brevi, in un programma serio di investimenti sull’infanzia, soprattutto alla luce delle dichiarazioni sul tema da parte del neo-premier Matteo Renzi. In particolare, per quanto riguarda il tema dei minori fuori famiglia, Ai.Bi. spera che le istituzioni italiane possano provvedere a una serie di finanziamenti per sostenere le attività che si prendono cura di questi minori, alla valorizzazione del privato sociale e a politiche attive in difesa del diritto ad avere una famiglia.

 

 

Fonte: Partito Democratico