Piuttosto che far crociate, perché non difendete i bambini adottabili italiani?

Leggendovi mi sembra di sfogliare il giornale delle crociate anacronistiche. Perché vi accanite contro chi sceglie la fecondazione eterologa? Mi pare che voi per primi abbiate perso la bussola: se tanto vi sta a cuore la sorte dei bambini abbandonati, perché non lottate per ottenere in Italia il funzionamento della banca dati dei bambini in stato di abbandono che sia degno di un Paese civile? Perché altrimenti mi viene il dubbio che per un ente che vive di adozioni internazionali i bambini italiani valgono meno di quelli stranieri.

Marco, un papà adottivo

 

RITRATTO-MARCO-GRIFFINI2001Gentile Marco,

evidentemente lei conosce da poco tempo la nostra associazione. Il diritto dei bambini, ovunque si trovino, ad avere una famiglia è per Amici dei Bambini un diritto da difendere, un obbligo morale e statutario. La battaglia per la realizzazione della banca dati dei minori in stato di abbandono, residenti in Italia, era prevista dall’articolo 40 della legge 149 del 2001. Ma questa misura non è stata mai attuata dal Ministero della Giustizia. L’inadempienza è stata più volte denunciata da Ai.Bi., che alla fine ha fatto ricorso presso il Tribunale Amministrativo del Lazio. Il quale con sentenza del 1 ottobre 2012 ci ha dato ragione, condannando il Ministero a sanare la situazione entro 90 giorni. Sulla carta abbiamo vinto, ma purtroppo la banca dati non è mai diventata operativa. Ancora a febbraio 2014 l’associazione Amici dei Bambini ha chiesto formalmente all’allora Ministro della Giustizia Anna Cancellieri di eliminare ogni ostacolo per la sua attuazione, ma anche questa lettera è rimasta senza risposta. Caro Marco, apprezziamo i lettori che come lei ci fanno da pungolo, ma può starne certo: fino a che non si riuscirà a creare realmente questa banca dati, il nostro impegno non verrà mai meno. Sappiamo bene che ad oggi ci sono 1900 minori adottabili in Italia e questi bimbi stanno aspettando…

Cordiali saluti,

Marco Griffini

Presidente di Ai.Bi.-Amici dei Bambini