Posso accogliere in affido a lungo a termine un minore straniero?

Buonasera,

vi scrivo per chiedervi alcune informazioni in merito agli affidi di minori a lungo termine, i cosiddetti sine die.

Qualche tempo fa ho accolto in affido una ragazzina bielorussa, proveniente da un orfanotrofio del suo Paese. Ora vorrei ripetere questa bella esperienza accogliendo altri bambini provenienti da famiglie in difficoltà. Vorrei quindi sapere se sia possibile presentare la richiesta per l’affido di uno o più minori senza una famiglia solida alle spalle, in particolare stranieri. Nel caso sia possibile – sinceramente ho i miei dubbi, ma chiedo a voi delucidazioni in merito -, quali sarebbero i requisiti necessari?

Grazie per le informazioni,

Michela

 

cristina riccardi lad okCara Michela,

innanzitutto è necessario sapere che l’affido sine die, in teoria, non potrebbe esistere, non essendo normato. Per la legge 184/1983, infatti, l’affido è sempre temporaneo e la sua  versione sine die rappresenta una distorsione di esso, perché caratterizzato dalla mancanza di un progetto di rientro nella famiglia di origine del minore, che sarebbe il vero scopo dell’affido. Quando quest’ultimo si protrae per un periodo superiore ai due anni previsti dalla normativa, c’è comunque una famiglia di origine con la quale il bambino può mantenere dei rapporti. E anche in questo caso, tra l’altro, sarebbe utile chiedersi perché non fare in modo che, comunque, il minore rientri nella sua famiglia di origine, supportando i genitori biologici del bambino.

La ragazzina bielorussa orfana è in Italia solo per le cosiddette “vacanze terapeutiche”. Non si tratta di un affido secondo la legge 184/1983. Anche perché l’affido internazionale ancora non esiste: Amici dei Bambini da tempo spinge per una sua regolamentazione per motivi di salute, studio o a seguito di calamità. L’accoglienza si può protrarre solo se diventa un’adozione internazionale. Affinché questo accada è necessario che la ragazzina risulti adottabile e che la famiglia ospitante ottenga un decreto di idoneità per l’adozione.

Un caro saluto,

 

Cristina Riccardi

Membro del consiglio direttivo di Ai.Bi. con delega all’affido