Preparare i figli naturali all’arrivo di un bambino in affido

Dalla condivisione delle paure alla scoperta dell’empatia: come accompagnare i propri figli a vivere l’affido come un dono che arricchisce tutti

Quando una famiglia sceglie di intraprendere il percorso dell’affido, si apre a un cambiamento profondo. Non si tratta soltanto di accogliere un nuovo volto, ma di trasformare la dinamica familiare. I figli già presenti devono comprendere, interiorizzare e far proprio questo progetto con apertura e responsabilità.
Accogliere un bambino in affido è un atto di generosità che richiede energia emotiva, pazienza e organizzazione. I figli naturali non sono semplici spettatori: diventano protagonisti insostituibili del successo di questa esperienza. Educarli alla condivisione fin dall’inizio significa investire nel futuro affettivo di tutta la famiglia. Prepararli adeguatamente vuol dire accompagnarli in un percorso di crescita che insegna empatia, solidarietà e capacità di gestione dei conflitti. Con il giusto accompagnamento, l’arrivo di un nuovo fratello o sorella diventa un’opportunità di arricchimento reciproco.

Coinvolgerli fin da subito

Spiegare il significato dell’affido con parole semplici aiuta i bambini a sentirsi parte attiva del cambiamento.

  • Utilizzare libri illustrati o storie autentiche di altre famiglie in affido favorisce l’immedesimazione.
  • Organizzare un “laboratorio di parole”, chiedendo ai figli di scrivere o disegnare cosa immaginano riguardo al nuovo compagno di giochi.

In questo modo l’ignoto si trasforma in un progetto collettivo, riducendo ansie e aumentando la curiosità positiva.

Dare spazio alle emozioni

Accogliere sentimenti di gelosia, timore o euforia è essenziale per evitare che diventino ostacoli relazionali.

  • Creare un diario emotivo dove ciascun figlio possa annotare o disegnare ciò che prova.
  • Durante i momenti di condivisione familiare, dare la possibilità di esprimersi liberamente senza interruzioni.

Questo rafforza la fiducia reciproca e aiuta a sviluppare intelligenza emotiva.

Farli sentire parte attiva

Rendere i figli corresponsabili delle scelte quotidiane aumenta il senso di appartenenza.

  • Coinvolgerli nella preparazione della cameretta.
  • Affidare piccoli compiti, come organizzare la merenda o creare un kit di benvenuto.

Sentirsi utili e ascoltati alimenta collaborazione e orgoglio familiare.

Mantenere spazi esclusivi

È fondamentale garantire momenti dedicati solo ai figli naturali, così da non generare timori di abbandono.

  • Creare rituali settimanali, come un’uscita al parco o una passeggiata in bicicletta.
  • Condividere attività creative a due, come leggere un libro o costruire qualcosa insieme.

Questi gesti rassicurano i bambini sul fatto che il loro posto nel cuore dei genitori resta immutato.

Prepararsi insieme ai piccoli conflitti

Anticipare possibili tensioni aiuta a gestirle in modo sano.

  • Proporre giochi di ruolo che simulino piccoli litigi per trovare insieme soluzioni.
  • Creare un “contratto di convivenza” con regole e premi condivisi.

Così i figli imparano che i conflitti non vanno temuti, ma affrontati come occasioni di crescita.

Educare alla fragilità e alla resilienza

Comprendere il perché del percorso di affido – spesso legato a fragilità vissute dal bambino – sviluppa senso di responsabilità e compassione.

  • Raccontare con delicatezza che alcuni bambini hanno bisogno di un ambiente sicuro.
  • Coinvolgere i figli in piccoli gesti di cura quotidiana per favorire empatia e solidarietà.

Questa consapevolezza rafforza il valore etico e affettivo dell’accoglienza.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Amici dei Bambini
Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito.