Coronavirus. Dopo la Campania anche in Puglia chiudono tutte le scuole

Per il governatore Emiliano “l’inizio dell’incremento nella regione coincide con la riapertura delle scuole ed è bene che il governo se ne renda conto”

Dopo la Campania, anche in Puglia chiudono tutte le scuole, tranne quelle dell’infanzia. A dare l’annuncio, direttamente ai microfoni di Sky TG24, è stato il recentemente rieletto governatore regionale, Michele Emiliano. “L’aumento dei contagi è coinciso con la riapertura delle scuole, per questo abbiamo dovuto prendere una decisione difficile e sospendere la didattica in presenza”, ha detto Emiliano. La chiusura, della durata (per ora) di due settimane, sarà applicata agli istituti “di ogni ordine e grado”.

Una scelta che fa seguito all’appello dei pediatri pugliesi che, in una nota, avevano fatto sapere, nella giornata di martedì 27 ottobre, che “il sistema per la richiesta di tamponi per i bambini che frequentano le scuole e che si assentano è in tilt”. Per quanto riguarda i contagi, Emiliano ha spiegato che “l’inizio dell’incremento nella regione coincide con la riapertura delle scuole ed è bene che il governo se ne renda conto”, contraddicendo quindi quanto affermato dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che aveva sminuito nei giorni scorsi l’impatto della riapertura dei plessi scolastici.

Puglia, chiudono tutte le scuole. Ma ci sono degli aspetti da tenere presenti…

Proprio riguardo alle scuole, recentemente in Germania uno studio, ha “confrontato l’andamento dei contagi nelle aree che hanno riaperto le scuole prima con quelli dove l’apertura è stata successiva: se le scuole favoriscono la diffusione, allora a distanza di qualche settimana (per tenere conto dei tempi di incubazione e successiva manifestazione del virus) si dovrebbe osservare un aumento dei contagi dove si è riaperto prima rispetto al dato osservato nelle altre aree. Ebbene, così non è stato. Anzi: la riapertura ha portato un lieve calo dei contagi, sebbene statisticamente poco significativo”. Lo riporta il quotidiano Il Foglio, che aggiunge invece che, per l’Italia, “su lavoce.info, Salvatore Lattanzio ha proposto qualche giorno fa un esercizio simile che sfrutta il fatto che in alcune regioni italiane la scuola ha avuto inizio il 14 settembre, in altre il 24. I risultati sono un po’ meno incoraggianti. Se a tre settimane dalla riapertura (lo stesso orizzonte temporale dello studio tedesco) l’impatto sui contagi è nullo anche per l’Italia, nella quarta e nella quinta settimana si osserva invece un impatto positivo e non piccolo. Non si ha però nessun effetto sui ricoveri”.

In Puglia chiudono tutte le scuole dunque. Ma, circa l’efficacia di questa scelta, ricorda però ancora Il Foglio che “oltre agli eventuali costi dell’apertura, una valutazione complessiva deve ovviamente tenere conto anche dei benefici ampiamente documentati in termini di competenze e redditi futuri degli studenti, di contrasto alla disuguaglianza, di produttività del lavoro dei genitori con figli piccoli”.