Quando nasce il pensiero di una seconda adozione?

Buongiorno,

mi chiamo Sabrina e ho letto la notizia pubblicata sul vostro sito e la lettera inviata al Direttore de “Il Nuovo Molise” da parte del signor Pino.

Quanta verità è custodita in quelle parole!

Forse le famiglie adottive non esternano mai il proprio dolore, poiché l’angoscia di non essere padri e madri è così forte che schiaccia anche la parola! O forse perché, quando poi arriva il figlio tanto atteso, la gioia è così grande che tutta la sofferenza si scioglie come neve al sole.

Proprio questa felicità immensa ti fa nascere la voglia di avere un altro figlio.

Per me e mio marito è stato così; dopo 5 anni e mezzo di attesa, abbiamo finalmente stretto fra le braccia la nostra piccola, e allora ci siamo detti che avremmo voluto rivivere quell’esperienza, con tutte le lacrime e i sorrisi che ci ha donato. Così, oggi abbiamo adottato anche un altro figlio e siamo una famiglia felice!

Volevo ringraziare Pino per aver raccontato ciò che nessuno dice!

Spero che la legge in Italia vada avanti! Ci sono troppi bambini che aspettano, in Italia e nel mondo!

 

Una mamma adottiva di 2 bambini colombiani

 

IRENEBERTUZZICara Sabrina,

ha ragione, le parole del signor Pino toccano il cuore di ognuno di noi e racchiudono una grande verità: quanta profonda sofferenza sopportano le coppie che decidono di intraprendere un iter adottivo!

Si, perché, le coppie non esternano l’angoscia che provano, ma la custodiscono nel loro cuore, in attesa di trasformarla in gioia. La gioia che si vive quando si diventa genitori e si regala una famiglia a un bambino abbandonato.

Al di là di tante sofferenze, la vostra testimonianza è importante, perché evidentemente racconta di un’esperienza molto positiva che può incoraggiare quelle coppie che temono di lanciarsi nella più bella avventura che possa intraprendere una famiglia.

Avete avuto la voglia e la forza di combattere non una, ma due volte. E la vostra storia parla più di ogni dichiarazione astratta di quanto si riceve nel ‘dare amore’ e accogliere bambini che, dall’altra parte del mondo, aspettano di avere un papà e una mamma. Sarebbe bello se una famiglia come la sua mettesse a disposizione la propria esperienza a favore delle nuove coppie che aspirano ad adottare, ma sono intimorite da tante incognite. Forse basterebbe una semplice chiacchierata lei perché si sciogliessero come neve al sole. Ogni coppia deve essere più forte dei timori e delle paure.

Come dice lei, ci sono troppi bambini che attendono di avere una famiglia!

Noi di Ai.Bi. ci siamo e lottiamo contro l’abbandono in nome di tutti quei bambini che non hanno voce. Non lasciamoli soli!

 

Grazie,

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.